|
Burg Hohenurach, Bad Urach, Germania - 14 luglio 2012 |
Una
mostra temporanea allestita presso il Palazzo Ducale di Bad Urach incentrata
sulla figura di Barbara Gonzaga ed il tempo incerto che contraddistinguono questo
luglio al Nord delle Alpi convincono Vasco Cesana a ritornare a Bad Urach,
cittadina del Baden Wurttemberg ad una cinquantina di km da Stoccarda, che già
aveva conosciuto in occasione di una breve visita serale per uno spuntino.
<><>
>
|
Markt Platz, Bad Urach, Germania - 14 luglio 2012 |
Vasco è incuriosito dalla storia di Barbara Gonzaga, sua coregionaria di qualche secolo fa, nobile rampolla del casato mantovano, che era andata a stabilirsi proprio a Bad Urach nel 1474 in seguito al matrimonio con Eberardo il Barbuto, più o meno il capostipite dei regnanti del Wurttemberg a partire dal tardo medioevo. Diversamente da Vasco, che in Lombardia torna un paio di
volte al mese, Barbara Gonzaga non fece più ritorno a Mantova e rimase nel
Wurttemberg per tutto il resto della vita. Nonostante questo mantenne una fitta
corrispondenza con Mantova e la sua presenza costituì una linea di
comunicazione e di scambio costante tra la regione ed il Nord Italia. La mostra illustra in modo dettagliato e con documenti, prevalentemente epistolari originali, questa linea di comunicazione che andava al di là dell’aspetto politico, tipico dei matrimoni combinati tra le grandi famiglie dell’epoca, per toccare i più svariati aspetti dell’arte, del costume, della cultura ed anche della gastronomia, come le descrizioni del memorabile banchetto nuziale di Barbara ed Eberardo.
A parte le preziose lettere ed emblemi preservati grazie agli archivi Gonzaga e del Land del Baden-Wurttemberg per il resto purtroppo non è rimasto molto dell’epoca incluse le spoglie della Gonzaga che sono andate disperse nelle vicende legate alla Riforma con la soppressione e distruzione del convento dove era stata sepolta. Per le vicissitudini della storia il necrologio di Barbara Gonzaga proveniente dallo scomparso convento di Kircheim an Teck è stato ritrovato in una chiesetta della Carinzia qualche anno fa. Oltre alla interessante mostra Vasco e consorte scoprono nel palazzo di Bad Urach una esposizione spettacolare di slitte decorative, quasi tutte di produzione locale per i regnanti del Wurttemberg. Una moda tra i signori del 600-700 scomparsa con gli echi della rivoluzione francese. Veramente sorprendente.
|
Interni della mostra su Barbara Gonzaga, Bad Urach
|
|
Il museo delle slitte all'interno dello Schloss Bad Urach |
|
La palma ed il motto "Attempto" erano i simboli di Eberardo il Barbuto, interni Schloss Urach |
Vista con la luce del giorno, soprattutto quando il cielo è attraversato da nuvole e gli squarci di sole illuminano il verde delle colline ed il bianco delle case a graticcio del centro, Bad Urach è ancora più suggestiva e piacevole.
Passeggiando per il
centro, Vasco va alla ricerca di quello che secondo le ricostruzioni locali è
un prodotto originario proprio di Bad Urach e proprio dei tempi di Eberardo e
Barbara: il Pretzel che secondo la storia del posto sarebbe stato ideato da un
panificatore di Bad Urach, caduto in disgrazia e detenuto nel vecchio
castello, per riottenere la fiducia
proprio di Eberardo il Barbuto. Per la verità, anche per il Pretzel o Brezel,
molte sono le rivendicazioni di paternità in Germania come in altri paesi, ma
rimane il fatto che nel Sud Ovest della Germania sono molto diffusi e fanno
parte delle tradizioni popolari locali. Quelli di Bad Urach non sono molto
diversi al gusto dagli altri che si trovano nella regione. Cioè sono molto
buoni e gustosi. Vasco ne apprezza il contrasto tra la morbidezza della pasta e
la croccantezza delle parti più fini e tra il loro sentore amarognolo ed il
sale grosso adagiato sulla superficie. In questa gita a Bad Urach lo degusta
sui tavolini della panetteria- caffè della piazza principale, la gradevole
Markt Platz, i cui proprietari pare vantino qualche linea di discendenza
proprio con il panettiere di Eberardo il Barbuto. Li assaggia qui in una felice
combinazione di origine bavarese: con i Wurstel bianchi (Weisswurstl) bolliti e serviti in tazza e rigorosamente da
intingere nella senape dolce.
Semplici ed ottimi come pasto leggero anche se secondo le regole di casa dovrebbe essere servito come colazione. Ma i tedeschi non si formalizzano più di tanto sugli orari e modalità dei diversi pasti. In fondo, si chiede Vasco, perché loro devono bere il cappuccino a qualsiasi ora del giorno o della notte e lui dovrebbe farsi dei problemi a trangugiarsi tre wurstel bianchi da fruhstuck alle 2 di pomeriggio? A proposito di caffè e simili, l’espresso del Cafè Ruf è la dimostrazione che anche in Germania ormai si trovano piuttosto facilmente espresso di buon livello qualitativo e “ristretti”.
|
Una delle torri delle rovine del Burg Hohenurach - Bad Urach - 14 luglio 2012a |
Seguendo le tracce prima di
Barbara Gonzaga e poi delle leggende del Pretzel, Vasco, ben caricato dalla
“colazione” pomeridiana a base di wurstel bianchi decide di recarsi a quella
che era la prigione del panettiere di Eberardo, il vecchio castello (Burg
Hohenurach) di Urach che domina l’abitato dall’alto di una collina all’entrata
della città.
Costruito nell’anno mille forse su precedenti fortificazioni
alemanne il castello porta tutti i segni della sua lunga storia ed è ormai da almeno un paio di secoli
completamente abbandonato. Per raggiungerlo bisogna scarpinare per circa tre
quarti d’ora lasciando la macchina ai piedi della collina e seguire un percorso
circolare che porta alle cascate deviando però su un ripido sentiero come al
solito non molto ben segnalato. L’antico Burg vale l’escursione: il panorama
sulle verdi e boscose colline intorno è molto bello e dall’alto la
conformazione dell’abitato di Bad Urach non appare molto diversa da come doveva
essere nell’epoca medioevale. Vasco ha un debole per i castelli abbandonati ed
in rovina e li preferisce a quelli troppo ben ristrutturati e magari con anche
il ristorantino (in genere pessimo) dentro. Quello di Burg Hohenurach è tra i
migliori che abbia visitato di questo genere. Ed ha anche il merito di avere
svolto un ruolo nella leggenda sveva del Brezel.
<><>
>
|
Veduta di Bad Urach dal Burg Hohenurach - 14 luglio 2012 |
<><>>