lunedì 20 aprile 2009

Flash e flashback di Roma politica

Nelle sue passeggiate romane Vasco si imbatte frequentemente in simboli e luoghi simbolo delle innumerevoli vicende politiche che hanno avuto come sfondo la capitale. Ne ha tratto spunto per un album fotografico che vorrebbe documentare il resistere di questi luoghi e personaggi al passare del tempo ed al cambiare delle cose e del quale si riproducono qui alcuni scatti, rigorosamente in bianco e nero. Come ha scritto Corrado Augias uno degli slogan che caratterizzano la città potrebbe essere “Roma, il passato che non passa”. E questo lo si coglie anche nella politica. D’altra parte siamo nella città dove qualcuno depone ancora oggi i fiori sul luogo dove venne cremato Giulio Cesare dopo il suo assassinio. In fondo sono passati da allora solo duemila anni.
Particolare della sede della Democrazia Cristiana in Piazza del Gesù. Il palazzo che per 50 anni ha ospitato la sede nazionale della DC incute ancor oggi un certo timore. Un cartello all'entrata annuncia "affittasi uffici prestigiosamente affrescati e totalmente ristrutturati". Vasco sostiene di aver visto dietro la finestra uno scheletro uscito dall'armadio.


La sede storica del PCI della sezione Regola-Campitelli, nei pressi di Campo dei Fiori, che sintetizza cinquant'anni di storia di una parte importante della sinistra italiana, oggi diventata sede del circolo centro storico del Partito Democratico.


L'entrata dell'Hotel Raphael, là dove finì la Prima Repubblica

Il motto della Repubblica Romana del 1849 alla base del monumento a Giuseppe Garibaldi sul Gianicolo. Il monumento ed i busti che lo circondano degli eroi della Repubblica Romana ricordano l'origine antipapale di molta parte del Risorgimento Italiano. Ancor oggi, a mezzogiorno, una salva di cannone viene sparata dal Gianicolo, in anticipo di qualche secondo rispetto alle campane vaticane.

La sede della Gioventù italiana del Littorio, riapparsa nei caratteri impressi su questo edificio ai piedi del Celio. Roma è costellata di segni ed opere, alcune anche notevoli, lasciate dal fascismo, in alcuni quartieri custodite con cura.


Una delle ultime opere del fascismo a Roma, il Palazzo della Civiltà Italiana, all'EUR. L'acronimo sta per Esposizione Universale di Roma, e l'intero quartiere era stato progettato in termini grandiosi per celebrare le grandezze del fascismo durante l'esposizione, programmata per il ....1942.


Sovrapposizione di epoche e scritte su questo muro presso la Facoltà di Ingegneria a Colle Oppio


Scritta apparsa su un muro di via Labicana all'indomani delle dimissioni di Walter Veltroni, ex sindaco di Roma, dalla carica di Segretario del Partito Democratico.

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