|
Vigneti sul colle Wurttemberg, Stoccarda, maggio 2012 |
Il rivelarsi, tra una collina e l’altra,
di una trama molto varia di paesaggi urbani, naturali, industriali ed agresti
all’interno dell’area metropolitana di Stoccarda è sicuramente uno degli
aspetti più caratteristici del capoluogo del Baden-Wurttemberg. Un viaggiatore
di passaggio potrebbe pensare di passare da una zona altamente industrializzata
se, ad esempio, la attraversa passando lungo la valle della Neckar. Oppure di
trovarsi nel bel mezzo di una faggeta secolare se, invece, vi transita passando
dalle colline a ovest ed a est del centro cittadino. Oppure di provare la
strana sensazione di essere finito in mezzo alle Langhe se percorre alcune
delle vallate della parte orientale. Stoccarda è in effetti un po’ tutto
questo. Vasco Cesana, che non è un visitatore di passaggio dato che ormai vi si
trova da un po’ di mesi per motivi di
lavoro, trova questa diversità piuttosto avvincente e gli piace andarla a
scoprire in auto o a piedi lungo i numerosi percorsi che si dipanano intorno al
centro cittadino.
|
L'area Mercedes vista dal colle Wurttemberg, Stoccarda, maggio 2012 |
|
Mercedes Museum, Stoccarda |
Il posto migliore per una visione d’insieme di questo strano
mosaico paesaggistico è il colle del Wurttemberg che si raggiunge percorrendo
la strada che sale da Unterturkheim, proprio nei pressi di una delle più
importanti aree di produzione dell’industria automobilistica mondiale, il sito
storico della Mercedes dove l’Ingegner Daimler avviò, unendosi poi all’Ing.
Benz, nel 1904 la produzione delle prime
automobili della storia. E che ancor oggi è lì, con i suoi circa 18.000
dipendenti, la sede del quartier generale del Gruppo Daimler, i suoi 900.000
motori prodotti annualmente su un’area industriale di 2 milioni di m2 e, da
qualche anno, il Mercedes Museum (veramente
interessante) e la Mercedes Arena, lo
stadio principale di Stoccarda. Insomma, si direbbe, un centro di eccellenza
industriale di livello mondiale ma non proprio probabilmente un ameno luogo di
campagna agreste.
|
La Mercedes Arena e l'area ricreativa di Canstatt Wasen, maggio 2012 |
|
Dintorni di Stoccarda, 10 maggio 2012 |
|
La Fernsehe Turms ed i vigneti del Wurttemberg, aprile 2012 |
E, invece…. appena lasciati gli impianti Mercedes, risalendo
la stradina che sale da Unterturkheim, Vasco Cesana si trova immerso in uno
straordinario paesaggio di campagna, tra filari di vigneti, boschi, frutteti sparsi e
villaggi agresti. Unterturkheim, oltre ad ospitare il più antico stabilimento
automobilistico mondiale è anche uno dei rari luoghi di produzione in Germania
di vino rosso di buona qualità: le sue
colline, esposte a sud in una zona termofila, sono da considerarsi uno dei
migliori cru dei rossi tedeschi.
Vasco ha avuto modo anche di partecipare ad una degustazione “ad hoc” presso la
cantina, aperta anche al pubblico, della Weinmanufaktur
Unterturkheim, ricavandone una notevole impressione, oltre che un bel mal di testa all’indomani dovuto alla sequenza
non proprio “lineare” delle degustazioni. I migliori vini, anche premiati in
concorsi nazionali, sono quelli classificati “tre stelle” tra i quali quelli
che sono piaciuti di più a Vasco sono il Lemberger
trocken del 2008 e, tra i barrique, un Mönch Berthold *** veramente interessante. Non male anche lo
spumante, preparato con metodo champenois
in una rete di bunker costruiti sotto i vigneti durante la seconda guerra
mondiale che, anche se non sono serviti ad arrestare l’avanzata delle truppe
alleate, si sono poi rivelati ottimi per i trattamenti di sboccamento e
conservazione delle bottiglie di riesling.
|
Un quartino di Trollinger, colle Wurttemberg, aprile 2012 |
Il vino rosso della zona che però Vasco apprezza di più è proprio quello meno
blasonato e più “popolano”, vecchio amico dei contadini svevi nelle fredde
giornate invernali così come nelle ondate di caldo estive, il Trollinger e, tra questi, le selezioni a
“una stella”, in vendita al supermercato a meno di 5 €, piuttosto che quelle a “tre
stelle”, in vendita a circa 12 €. Il Trollinger Feinherb 2010 della Weinmanufaktur Unterturkheim ad esempio
è un vino, alcuni direbbero un “vinello”, altamente “bevibile”, dai tenui toni
rosso-rosati, con sapore fruttato, leggero ma sufficientemente armonico, che si
accompagna bene a piatti di salumi o primi piatti all’italiana. Un po’ come si
faceva una volta in Brianza con il Pincianel, si può bere anche fresco e, per
la sua natura “popolana”, si adatta anche
ad un passaggio in frigorifero, gradito quando le giornate cominciano ad essere
calde.
|
Vigneti sul colle Wurttemberg, Stoccarda, maggio 2012 |
Risalendo tra i vigneti verso la
cima del colle del Wùrttemberg il fondovalle industriale velocemente si
allontana ed il paesaggio si apre in un ondulato paesaggio di campagna. Questo
piccolo colle, alto circa 450 m., ha dato il nome all’intera regione: qui
sorgeva, a partire dall’anno mille, il castello originario di quelli che
sarebbero diventati i principi del Wurttemberg.
|
La Grabkapelle sul colle Wurttemberg, maggio 2012 |
Nel 1820 l’antico castello venne
definitivamente demolito dal Re del Wurttemberg Guglielmo I per costruire l’attuale
mausoleo (Grabkapelle) in onore della
compianta moglie Caterina di Russia morta precocemente nel 1819 all’età di 30
anni. Guardando l’edificio di impronta neoclassica, non completamente
convincente nonostante gli echi palladiani apposti dall’architetto italiano, Vasco Cesana non può non pensare al maggiore fascino
che forse avrebbe avuto il luogo se il vecchio castello dell’anno mille fosse
rimasto al suo posto, con buona pace di Caterina. Forse, pensa, questo costruire e ricostruire fa un po’ parte
del DNA di Stoccarda, volenti, ad esempio
quando si trattò di costruire il Neue
Schloss di fianco allo Alte Schloss
o nolenti, come all’indomani dei bombardamenti alleati della II guerra mondiale.
Fino ad arrivare alla controversa Stuttgart
21.
|
Il colle Wurttemberg verso Est, Stoccarda, maggio 2012 |
Mausoleo a parte rimane per Vasco
il fascino di un panorama quanto mai inconsueto: i filari dei vigneti che si protendono
verso la lunga lingua degli stabilimenti Mercedes lungo la Neckar; la città che
si estende lungo l’orizzonte ma che si lascia gentilmente abbracciare da un
manto di foreste secolari; una campagna atavica, dolce e verdissima, che sembra
estendersi all’infinito verso est. Ideale per passeggiate a piedi o in
bicicletta. Proprio nella culla della civiltà dell’auto.
|
Colle Wurttemberg, Stoccarda, Germania, maggio 2012 |
Nessun commento:
Posta un commento