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Veduta al Yannis e Mili nei pressi di Lefkada, Grecia - 30/7/2012 |
Dopo un bel po’ di anni Vasco
Cesana ritorna in Grecia passando una settimana a Lefkada, isola dello Jonio a
nord di Cefalonia ed Itaca ed a sud di Corfù. E’ l’unica isola jonica collegata
direttamente alla terraferma con un ponte levatoio cosa che ne facilita
l’accessibilità. Vasco e consorte vi arrivano direttamente da Stoccarda
con un comodo volo Air Berlin diretto per l’aeroporto di Preveza-Lefkas. Tempo
trascorso tra la chiusura della porta dell’appartamento di Stoccarda ed il
primo bagno nella spiaggia dell’hotel prenotato a Porto Ligia, sulla costa
nordorientale dell’isola: 3 ore e mezza, meno che per raggiungere la Liguria da
Milano in un normale weekend estivo. La notizia rassicurante è che, per ora,
l’aeroporto di Preveza-Lefkas non è certamente un hub che scarica fiumane di
turisti ma è una piccola sezione di un aeroporto prevalentemente ad uso
militare, dove arrivano pochissimi voli al giorno e dove i passeggeri
raggiungono a piedi il piccolo terminal. Osservando la lista dei voli in arrivo
Vasco, pensando alla crisi finanziaria greca, si chiede se per caso l’aeroporto
non sia stato annesso alla Germania a riduzione del debito pubblico greco: oltre a Stoccarda le città di
provenienza sono Monaco, Dusseldorf,
Norimberga e anche Innsbruck. Nessun volo diretto dall’Italia ma molti italiani
arrivano con i traghetti per Igoumenitsa che è ad un centinaio di km più a
nord. Il flusso di connazionali può diventare invasivo nel mese di agosto, come
Vasco ha avuto modo di notare nell’ultimo giorno della sua settimana trascorsa
a Lefkada, sabato 4 agosto, mentre nei giorni precedenti il carico turistico
era ancora sostenibile.
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L'abitato di Lefkada dalla laguna, di prima mattina - 1/8/2012 |
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Bastioni ovest della Fortezza di Santa Maura, 1/8/2012 |
L’isola si raggiunge molto velocemente dall’aeroporto,
meno di 20’, attraversando una bellissima laguna frequentati dai rari Pellicani ricci, circondata da fortificazioni
delle più diverse epoche storiche, ai margini della quale, ad Akti, venne combattuta una delle più grandi
battaglie navali dell’antichità, lo scontro finale tra la flotta di Ottaviano
Augusto e quella di Antonio e Cleopatra. In perfette condizioni, anche se
abbandonata a sé stessa, la fortezza di Santa Maura, costruita dai Franchi e
tenuta per diversi secoli dai Veneziani, veglia sul ponte mobile di accesso a Lefkada.
I cannoni sono tutti al loro posto, solo un po’ arrugginiti. Vasco, osservando
il leone di San Marco che spicca su uno dei lati delle mura, si lascia
assorbire in una riflessione storico-politica proto-federalista: e se la
potenza marittima veneziana di allora fosse stata capace di coagularsi con il
dinamismo terricolo milanese dando vita ad una sorta di regno lombardo-veneto
autonomo embrione di un ipotetico stato capace di federare nel corso della
storia i vari regni e granducati italici, un po’ come lo è stata la Prussia per
la Germania ed i suoi attuali Laender?
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Pellicani ricci, laguna di Lefkada - 1/8/2012 |
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Piscicultura nella leguna di Lefkada |
Ok, riflessione un po’ complicata e da
contestualizzare meglio, in particolare nei rapporti con lo stato pontificio. Torniamo al mare. L’isola di Lefkada appare subito a Vasco e consorte come un
lembo di Grecia abbastanza integro. Certo, ci sono parecchi Apartment e diversi Hotel ma niente di
esagerato, molte case e casette in costruzione e no, un bel po’ di gente in
giro ma nel complesso la costa appare ancora sufficientemente integra e non
troppo cementificata. Ovunque c’è molto verde con profumata macchia mediterranea, vetusti alberi
di ulivo, frutto di una sagace politica dei veneziani (a rieccoli..) e pinete,
molto estese ed anche di alto fusto. Stranamente, incrociando le dita e
toccando ferro, nessun segno di incendio in tempi recenti in tutta l’isola!
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Stavroti Evlati dalla strada per Vasiliki, 2/8/2012 |
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Spread, Spritz o Ouzo all'ombra dei platani, Karia, 3/8/2012 |
I
villaggi dell’interno appaiono ancora piacevolmente tradizionali, con le loro
case raccolte, le signore anziane in
nero, gli invitanti ed ombrosi caffè delle piazzette, con i loro pensionati e
non intenti a ciciarare ed a bersi ouzo
o caffè. Tra quelli attraversati o visitati, Vasco ha trovato particolarmente
piacevoli Karia ed Englouvi nella parte centrale dell’isola oltre a quelli
lungo la strada in quota della costa occidentale. Sparsi
all’interno dell’isola ci sono anche diversi monasteri, per lo più abbandonati,
segnalati come molto interessanti, come Monì
Assomatou e Aghios Donatos ma, con le cartine a disposizione e le “erratiche”
indicazioni stradali locali, Vasco non è riuscito a trovarli. Anche i centri più turistici non sembrano poi
così “globalizzati” mantenendo un loro profilo “greco”: décontracté, un po’ désorganisé,
ma che bella sensazione di liberté....
Un po’ le stesse sensazioni che Vasco provava in occasione dei suoi primi
viaggi in Grecia e che si sono perse con il passare degli anni e con
l’allargarsi dello spread.
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La baia e le isole intorno a Nidri, 3/8/2012 |
Nidri in
particolare, il principale centro turistico dell’isola, riesce a dare ancora un
senso di autenticità, nobilitata da un lungomare ispirato ad Onassis ed alla
sua vicina isola di Scorpios. Anche Vasiliki,
nella parte meridionale dell’isola, da’ un po’ a Vasco le stesse
sensazioni. Meno invece il capoluogo Lefkada, un po’ troppo grande ed affollato,
con un esagerato porto turistico costruito da poco. Ancora peggio Agios Nikitas che, nonostante sia un
piccolo centro ben tenuto in una bella baia, appare priva di “vita propria” ed
esclusivamente ad uso turistico.
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Veduta dall'Hotel Porto Ligia, Porto Ligia, 3/8/2012 |
La località scelta da Vasco e consorte, Porto
Ligia, risulta gradevolmente tranquilla, senza disco o beach bar, piuttosto
“local” con il suo bel porto di veri pescatori e pescherecci che rassicurano
Vasco sulla qualità e freschezza del pesce che si trova nelle ottime taverne del paese. L’Hotel Porto Ligia, prenotato dal sito last minute dell’aeroporto di Stoccarda,
è decisamente confortevole con un servizio affabile ed a dimensione familiare.
Anche se le spiaggette della zona non sono un gran che, ha come plus gli ombrelloni naturali dei lecci
sul mare all’ombra sotto i quali ci si può rilassare nelle ore più calde. Porto
Ligia poi è un’ottima base per le escursioni sull’isola. Lefkada infatti offre
moltissime possibilità di escursione, tutte in giornata in un raggio di una
cinquantina di km. Va tenuto presente che l’isola è piuttosto montuosa con
strade in molte zone piuttosto strette e che si percorrono molto lentamente,
anche per la bellezza dei paesaggi.
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Costa ovest di Lefkada, verso Egremni, 30/7/2012 |
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No inclusive, costa ovest di Lefkada, 2/8/2012 |
Le due coste, quella orientale e quella
occidentale, molto diverse tra di loro, si riuniscono a nord nel capoluogo ed a
sud nel capo Lefkatas con il faro costruito sopra il tempio di Apollo prospiciente
il “salto di Saffo” dove secondo la mitologia si gettò la poetessa. La costa
orientale ha acque calme e protette da una sequenza di lagune, isole e
promontori lungo la linea costiera. La conformazione di questa costa ricorda un
po’ la Croazia, con lingue di spiaggia ciottolosa e molti scogli e rocce. Nella
parte più a sud, dopo Nidri, le costa è più accidentata ma con insenature molto
scenografiche. La costa occidentale è caratterizzata dalla roccia calcarea con
alla base anche lunghe spiagge bianche, in parte a sabbia, in parte a piccoli ciottoli.
Già a partire da Lefkada verso sud ovest il mare assume le sfumature delle
rocce e delle sabbie bianche acquisendo tonalità
spettacolari che vanno dal blu intenso al turchese fino quasi al bianco. Unico
centro costiero della costa occidentale è Agia Nikita ma si trova comunque un
grande via vai nei pressi delle spiagge più famose.
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Piccole insenature lungo la costa sud est di Lefkada, 3/8/2012 |
Come su ogni isola che si
rispetti ci sono i partigiani dell’una o dell’altra costa ma è vero che
l’attrattiva principale di Lefkada sono le “perle” della costa occidentale.
Secondo Vasco però come godibilità anche la parte est e soprattutto sud
est sono notevoli. Nella parte ovest
inoltre il mare è più esposto ed il movimento ondoso, oltre a dare delle
bellissime sfumature di colore all’acqua, la rende leggermente torbida mentre
la costa est è più adatta per lo snorkeling o per fare lunghe nuotate. Insomma
le due coste si compensano offrendo secondo Vasco una scelta straordinaria di
posti di mare in poche decine di km., tale da fargli annoverare Lefkada tra le
migliori della decina di isole greche visitate nel corso degli anni. Un esercizio tradizionale che da sempre coinvolge
i viaggiatori nelle isole greche è lo scambio di opinioni sulle spiagge
visitate. E’ un esercizio che in qualche modo ha a che fare con quel senso di “libertà”
che ancora alcune località di mare greche riescono a trasmettere e che fa parte
di quella voglia di scoperta, di esplorazione che anima molti dei visitatori,
soprattutto italiani e francesi, che la raggiungono con viaggi esclusivamente
individuali. Damn, non si va in
Grecia per restare segregati in un resort
prigionieri delle orribili formule all
inclusive! E su questo alcune parti della Grecia, sicuramente Lefkada e molte altre isole sparse
intorno alla penisola ellenica, con la loro salubre libertà no inclusive, mantengono un rating AAA+, con uno spread incolmabile a loro favore nei
confronti di numerose località blasonate del turismo internazionale, rovinate dai
mega-alberghi e dalle formule all
inclusive, ad est ed a ovest del Mediterraneo, ad est ed a ovest dell’Oceano Indiano. (segue – “la classifica di Vasco Cesana delle spiagge di Lefkada”)
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Port Katsiki, Isola di Lefkada, Grecia - 31/7/2012 |
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