Una tipica mattinata lacustre novembrina - Lago di Costanza, 1 novembre 2012 |
Sulla via di uno dei rientri da Stoccarda in Italia in auto,
Vasco Cesana e consorte si fermano a Costanza, antica cittadina che da il nome
all’omonimo lago ai confini tra Germania, Svizzera e Austria; il "Lago di Costanza" però esiste come tale solo in italiano: in tedesco il lago si chiama “Bodensee”, il lago “pavimento” della
grande casa Germania. In Baden
Wurttemberg qualcuno lo chiama invece Schwaben
See, il “mare degli Svevi”.
Il testo della "Pax Constantiensis" dal sito della sezione di Storia del diritto medioevale dell'Università di Milano |
Proprio per la sua posizione geografica
all’estremo sud dell’attuale Germania, l’area è sempre stata un nodo di
comunicazione tra il mondo germanico ed
il mondo romano-latino e Costanza è ricordata nei libri di storia per almeno
due avvenimenti importanti nelle relazioni tra questi due mondi peraltro
strettamente intrecciati tra loro da almeno 2000 anni: La
pace di Costanza tra i comuni lombardi e Federico Barbarossa nel 1183 ed il
Concilio di Costanza che, dopo lunghe dissertazioni durate dal 1414 al 1418 e
qualche condanna al rogo per eresia, riunificò il papato sotto Martino V.
Raffigurazione della Pace di Costanza sui muri del Municipio, Costanza |
Le testimonianze di questi eventi storici
sono ben presenti nel centro storico di Costanza anche se l’edificio della pace
del Barbarossa è ora un albergo-locanda ed il palazzo del Concilio è
parzialmente adibito a disco-party…Ma gli echi della storia non sono sempre
così limpidi e netti come nei libri di scuola e si portano dietro inevitabili
ambiguità e retroscena e Costanza, a suo modo coraggiosamente, ha voluto
ricordare, pochi anni fa, l’epoca del Concilio lasciando erigere su uno dei
moli del porto di fronte al centro una grande statua rotante di donna piuttosto
discinta, raffigurante La
bella Imperia, una cortigiana protagonista di un racconto di Balzac
ambientato nella Costanza conciliare. In una mano la voluttuosa cortigiana
stringe il potere temporale, ovvero l’Imperatore e, nell’altra, il potere
spirituale, ovvero il Papato. Entrambi sono piccoli e ridicoli nelle loro
nudità. Naturalmente pare che la cosa abbia suscitato a suo tempo diverse
polemiche. Vasco però trova la belle
Imperia non priva di fascino, soprattutto quando si avvita solitaria nel silenzioso
grigiore di una tipica mattinata lacustre novembrina. Anzi, per la verità,
Vasco è sempre affascinato dai paesaggi lacustri in autunno, quando lentamente
la nebbia confonde i profili delle cose per poi, lentamente, ritirarsi e
svelare gradualmente la trama del paesaggio. Costanza ed il Bodensee sono perfetti da questo punto di vista. A
patto che la nebbia si alzi, cosa che a quanto pare in autunno da queste parti non
succede molto spesso. Vasco però questa volta è fortunato e osserva compiaciuto
dal porto l’emergere delle colline e poi, più tardi, anche delle montagne in
lontananza del Voralberg e del Lichtenstein.
La statua rotante della "Bella Imperia", Costanza - 1 novembre 2012 |
La perfetta pettinatura del fistione turco - Costanza, 1/11/2012 |
Come sempre in Germania grande attenzione viene data alla
possibilità di fare delle passeggiate e Vasco prolunga volentieri lo stop over programmato
per farsi un paio d’ore di cammino ornitologico sul magnifico lungolago di
Costanza che, tra l’altro, essendo a cavallo dell’uscita del Reno dal lago, è
uno dei numerosi punti del Bodensee di
assembramento di uccelli acquatici di passo o svernanti. Quando la nebbia si alza lo specchio d’acqua
risulta punteggiato da migliaia di anatre e, anche se pare che il grosso debba
ancora arrivare, la densità già ad inizio novembre appare veramente notevole.
La maggior parte sono moriglioni e folaghe ma ci sono anche parecchie centinaia
di fistioni turchi, smerghi, svassi di diverse specie ed i primi drappelli di
quattrocchi che qui hanno una delle principali aree di svernamento dell’Europa
centro-meridionale.
Interni della Cattedrale di Costanza |
Piazza della Cattedrale - Costanza, 1/11/2012 |
Costanza è una cittadina piuttosto piccola con un centro
storico in qualche modo sproporzionato rispetto all’estensione urbana, segno
che l’importanza acquisita fino al tardo medioevo è poi gradualmente diminuita
nei secoli fino a perdere nel corso del XIX secolo il rango di sede vescovile. Dopo
la lunga passeggiata sul lungolago a Vasco e consorte non rimane molto tempo
per approfondimenti; anche una visita veloce del centro consente però di
ripercorrerne le vicende storiche, ricordate sia sugli edifici che in diversi
monumenti e possibilmente di dare un’occhiata alla cattedrale e delle sue
suggestive cripte antecedenti all’anno mille che ospitano anche una "Rotonda
del Santo Sepolcro" che riproduce il Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Peccato che l’accesso fosse al momento della visita di Vasco temporaneamente
chiuso. Una ragione in più per tornare data la ricchezza di motivi di interesse
di Costanza e del Bodensee. Meglio se
non solo per una stop over. Nel frattempo magari molti altri uccelli nordici
saranno confluiti qui per svernare. Guidati forse dal richiamo magnetico della Belle Imperie. O dalla splendida
tranquillità del Mare degli Svevi.
Volo di moriglioni - Lago di Costanza, Germania, 1/11/2012 |
Nessun commento:
Posta un commento