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Passeggiando nei pressi del centro di Stoccarda, Germania - 25/3/2012 |
Vasco Cesana continua ad essere colpito dall’estensione e
dall’alta qualità ambientale delle foreste che circondano Stoccarda spingendosi
praticamente fino al centro della città. Nella prima domenica primaverile
passata in città decide di partire, armato di scarponi, binocolo e macchina
fotografica, per il Kraherwald, la
foresta che può visitare partendo a piedi direttamente dalla sua abitazione
tedesca. Si propone di seguire il percorso che ridiscende nella valle di Feuerbach aggirando poi il quartiere di Botnang spingendosi nella direzione
della zona dello Schloss Solitude.
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Foresta di Kraherwald, Stoccarda - 25/3/2012 |
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Strisciando nel sottobosco, Stoccarda - 25/3/2012 |
Tutto il territorio è riserva naturale (Naturschutzgebiet) e vede una prevalenza di bosco deciduo misto con prevalenza di faggi secolari, querce ed alcune aree con pini silvestri e abeti. Il terreno è ondulato con vari saliscendi abbastanza dolci , piccoli corsi d’acqua nel fondovalle e qualche laghetto e radura. Vasco lo percorre piano, in
assetto da osservazione naturalistica, appostandosi nei punti che gli sembrano
più interessanti. Dal punto di vista fotografico la fine di marzo è un periodo
ideale per cercare di fare qualche foto nel bosco, in particolare agli uccelli,
perché molte specie sono in canto, c’è movimento migratorio e, almeno in questa
regione, non ci sono ancora foglie sugli alberi. Fare foto nel bosco non è
infatti una cosa facile, sia per le condizioni di luce che di inquadratura e,
dopo la ricrescita delle foglie, fare qualche scatto decente agli animali
diventa quasi impossibile. Per Vasco la fotografia è uno strumento per
osservare meglio la natura e documentare, cogliere al volo, qualche spunto dato
al momento dal luogo e dal suo ambiente. Non gli interessano, anzi lo stufano
un po’, i lunghi appostamenti o lo studio degli accorgimenti per fare foto
tecnicamente perfette. Certo se capita non gli dispiace ma il tutto non deve
monopolizzare l’attenzione e il piacere, ad esempio, di una passeggiata in un
bosco. Inoltrandosi nel Kraherwald di
prima mattina, beh, diciamo di seconda, dopo un’abbondante colazione con
spremuta fresca di arance moro, yoghurt naturale della Foresta Nera con miele,
bocconcini di pane integrale alternandoli tra guarniture di burro e marmellata
di ribes e di gruyere e salame di capriolo dei Grigioni ed un paio di espresso,
Vasco nota l’alta densità di picchi in frenetica attività territoriale.
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Picchio nero, Stoccarda - 25/3/2012 |
Dopo un
po’ sente un forte verso, quasi lancinante, provenire dal sottobosco che al
momento non riesce a riconoscere. Avvicinandosi con circospezione intravede una
discreta massa nera con un lungo becco bianco: un maschio di picchio nero sta
alimentandosi a terra. Gli si avvicina strisciando a circa 20 m. cercando di
aggirare il controluce ma non riesce ad inquadrarlo bene prima che si involi.
Il picchio nero poi comunque rimane nelle vicinanze e riesce a fargli un paio
di scatti documentativi mentre risale un tronco di una grande quercia. Questa
specie risulta in aumento in Europa ma è comunque non comune e piuttosto
difficile da vedere. Vasco non l’aveva mai vista così bene. Il tutto a poco più
di un km in linea d’aria dalla Stazione Centrale (di Stoccarda).
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Foresta di Kraherwald, Stoccarda - 25/3/2012 |
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Tordo bottaccio, Stoccarda - 25/3/2012 |
Molti sono
anche i tordi di diverse specie che osserva lungo il percorso, evidentemente
ancora in movimento migratorio. Mentre
cerca di fotografarne qualcuno, cosa che nel bosco risulta piuttosto
difficoltosa, una coppia di poiane si rincorrono a bassa quota tra gli alberi.
Più avanti la stessa scena si ripresenta con un astore ma non riesce a
fotografarlo.
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Tordi sasselli, Stoccarda - 25/3/2012 |
Con il passare delle ore le osservazioni di uccelli diventano più
rarefatte e Vasco comincia ad accusare un certo appetito ed entra in fase di
disidratazione. Lungo il sentiero non esistono fonti d’acqua e luoghi di
ristoro: anche se rimane all’interno del perimetro cittadino l’ambiente è
quello di una vera foresta. L’unico segno di antropizzazione sono le,
immancabili in Germania, panchine e la piuttosto fitta rete di sentieri,
peraltro non molto ben segnalati, tanto che per Vasco la passeggiata richiede
anche una certa dose di orienteering.
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Primavera nello stagno, Stoccarda - 25/3/2012 |
Nel ricercare la via del ritorno,
superata la quarta ora di cammino ed un discreto numero di km, almeno una
dozzina, si imbatte in una serie di laghetti. Una delle pozze d’acqua pullula
letteralmente di rospi e rane in amore. I primi in particolare gli appaiono
veramente scatenati. Dopotutto per la natura è primavera. Ed una
passeggiata per le estese e vetuste foreste di Stoccarda è un buon modo per
osservarne la dirompente vitalità.
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Passeggiata naturalistica nelle foreste di Stoccarda - 25/3/2012 |
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