domenica 28 ottobre 2012

L'altra Oktoberfest: Cannstatter Wasen, Stoccarda



Cannstatter Volksfest, Stoccarda - 2/10/2011
Quasi tutti, anche al di fuori della Germania, conoscono l’Oktoberfest  e la associano alla famosa festa della birra di Monaco di Baviera. Non tanti invece, almeno al di fuori della Germania, conoscono la festa della birra di Stoccarda, chiamata Cannstatter Volksfest o, semplicemente, Wasen (più o meno “prato” o qualcosa di simile, di derivazione probabilmente sveva) che si tiene ogni anno tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, solitamente iniziando e terminando una settimana più tardi della festa bavarese (che, per inciso, si chiama anch’essa d’Wiesn , in dialetto bavarese).
 Anche nelle origini le due feste si inseguono: nel 1810 si tenne la prima Oktoberfest di Monaco, nel 1818 la prima festa di Stoccarda che fin dalla sua fondazione si caratterizza per essere una festa più contadina, essendo stata voluta dai coniugi regnanti del Wurttemberg per rincuorare i contadini svevi dopo uno dei più lunghi periodi di carestia dei tempi moderni. Il suo simbolo infatti è una benaugurante alta colonna ornata con frutta e verdura, la Fruchtsaulen, che ancor oggi troneggia nel centro della festa. Anche se la festa di Monaco è più nota e leggermente più estesa, pure i numeri della festa di Stoccarda non scherzano: estensione su circa 7 ettari, 3-4 milioni di visitatori dichiarati, stand, giostre e  birrerie su un fronte di ben 5 km.
Carro rievocativo di quando la birra giungeva ai Wasen a cavallo
 
L'area della Cannstatter Volksfest, Stoccarda - 6 ottobre 2012
 
Vasco Cesana, che pur non è mai stato all’Oktoberfest di Monaco, è diventato da subito un sostenitore, oltre che un affezionato avventore, della festa di Stoccarda. Già lo scorso anno, a pochi giorni dall’inizio della sua esperienza lavorativa tedesca, si è trovato catapultato nell’allegra bolgia delle Zelt, i grandi tendoni o capannoni delle birrerie, il cuore della festa, dove vengono servite le Maβ, i grandi boccali standard da un litro, e dove si mangia, si beve e si balla saltando sulle panche delle tavolate. Nei Wasen ce ne sono almeno sette ciascuna con circa 5000 posti a sedere. Entrando nel grande “tendone” della Stuttgarter Hofbräu “Hans-Peter Grandl”, era rimasto affascinato, oltre che dalla moltitudine di ragazzotte tedesche in Dirndl, abito tradizionale che valorizza molto il decolté, anche da un bel bue che, intero, veniva amabilmente rigirato su un gigantesco spiedo nei pressi delle cucine.  Nell’aria una piacevole energia, alcolica ma non solo, emanata da migliaia di persone che insieme brindavano, cantavano e ballavano. Un’aria percorsa dai profumi della festa: stinchi, polli, effluvi di birra e, sorprendentemente, anche sigari e sigarette come nelle feste come si deve di una volta, senza tuttavia diventare pesante, “vissuta” al punto giusto, non viziata, probabilmente anche grazie alle avanzate tecnologie tedesche di ventilazione.
  
Nella Grandl Zelt - ottobre 2011
Stinco e Boccale, Wasen, Stoccarda - ottobre 2011

Biere et Blondes, Wasen, Stoccarda - ottobre 2011
Vasco naturalmente anche nel 2012, dopo oltre un anno di lavoro a Stoccarda, è tornato in più occasioni ai Wasen visitando anche altre Zelt, osservando la festa in diversi orari, trangugiando un discreto numero di Maβ e provando diverse specialità. A proposito della protagonista principale della festa, la …. birra, appunto, Vasco non ha riscontrato forti differenze tra le tre più diffuse, la Stuttgarter Hofbräu, la Schwaben Bräu e la Dinkelacker, con una leggera preferenza per la seconda, che gli sembra, almeno quella servita nella festa, più rotonda ed aromatica. Vasco, che non ama le birre troppo complicate e pastose, gradisce la  freschezza e “bevibilità”  delle birre tedesche e quelle della Cannstatter Volksfest, preparate appositamente per la festa con una selezione di malti e luppoli locali dell’estate appena terminata, sono decisamente gradevoli. Un boccale da un litro costa intorno agli 8 euro e mezzo, ai quali va aggiunto un 10% di mancia per il cameriere che, contrariamente alle abitudini tedesche, qui la chiede insistentemente. Secondo affidabili fonti locali risulta che molti camerieri più o meno professionisti prendano ferie per andare a servire alla Volkfest, dati i lauti guadagni. Vasco che, anche per motivi di lavoro, in Germania si trova spesso a fare stime e valutazioni economiche, calcola che, se i visitatori sono 3 milioni ed in media, ognuno si beve almeno una Maβ (ma in base alla sua esperienza diretta sono molte di più) il giro d’affari delle sole mance per le birre vale più di 2 milioni e mezzo di euro. Più in generale, secondo lui, solo per giostre, cibo e birre i 17 giorni di Volkfest valgono un giro d’affari nell’ordine di 100 milioni di euro. Insomma, anche nella festa della birra, come in molti altri ambiti, inclusa la cultura, a Stoccarda ne girano  di soldi!     
Nella Zelt Schwaben Brau, Stoccarda - 10 ottobre 2012

 
Accedere alle Zelt negli orari e nei giorni di punta è quasi impossibile senza prenotazione. Le colleghe di Vasco usano prenotare il tavolo nella Grandl Zelt in prima serata addirittura quasi un anno prima. Al di fuori degli orari di punta Vasco comunque è riuscito ad entrare abbastanza tranquillamente ed anche a sedersi ed a mangiare un paio di stinchi. Il cibo più tradizionale della festa è in ogni caso il Göckele, il mezzo pollo allo spiedo che secondo Vasco accompagna mirabilmente, nella sua semplicità, i bei boccaloni di birra che ne innaffiano a dovere la naturale “aridità”.  Addentando il suo  Göckele Vasco risponde pronto all’appello che giunge insistentemente dal palco: “die Krüge! Wo siiind die Krüuge?! Die Krüge hoch!”. Intorno tutti rispondono scoccando i boccali con i vicini, conosciuti e sconosciuti, in abiti tradizionali e non, ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani, ed insieme intonano ballando il coro di completamento “Ein Prosit…ein Prosit..”.  Non c’è che dire, pensa Vasco guardandosi intorno, questa sì che è una festa  popolare! Cannstatter Volksfest, appunto.
"Prosit!" Cannstatter Volksfest, Stoccarda, ottobre 2012

Nessun commento: