giovedì 1 febbraio 2007

ROTTA A SUD - VASCO CESANA VERSO L'URBE

veduta di Roma dal Gianicolo

Da Dunkerque la rotta di Vasco si dirige decisamente a Sud, scavalcando la Brianza e approdando al centro dell’Italia e del Mediterraneo, nella Città Eterna. Roma è una città che tutti pensano di conoscere e che Vasco ha visitato diverse volte. Molti però, e Vasco era, prima di esservi trasferito, tra questi, la visitano un po’ di sfuggita come parte degli imponenti flussi turistici e di visitatori occasionali per incontri d’affari. Tutti hanno però in genere un'opinione piuttosto netta: o la amano o la odiano, magari sulla base di una conoscenza piuttosto superficiale. E’ un fenomeno che Vasco aveva riscontrato molti anni prima per New York, molto amata all’estero quanto odiata in patria. La stessa cosa si verifica per Roma, anche per motivi politici. Nel suo comune d’origine, in Brianza, gli amministratori leghisti hanno intitolato una strada vicina a casa sua a Brenno, in onore delle distruzioni da lui operate sul suolo romano.

Vasco, di impostazione cosmopolita senza rinnegare le sue radici ed inclinazioni un po’ nordiche ma non nordiste, la affronta con un misto di cautela e curiosità. Cautela perché è consapevole della complessità del contesto in cui andrà ad operare nel suo nuovo lavoro, curiosità per l’opportunità di vivere in una città tanto ricca di motivi di interesse.
Rimanendo nel proprio paese, non sarà lui questa volta a definire le condizioni del suo trasferimento, ed ottiene un trattamento corretto, che gli consente tra l’altro di affittare un appartamentino in centro, nella zona di Colle Oppio. Alla mattina, uscendo da casa per andare al lavoro, gli si apre una magnifica visione dall’alto del Colosseo con dietro l’Arco di Costantino e di fianco la Basilica di Massenzio ed i Fori Imperiali. Incrocia e segue, durante la sua permanenza, gli imponenti flussi di abitanti infrasettimanali di Roma, a partire dal mondo politico e relativi satelliti. La vicinanza ed i collegamenti, oltre che le esigenze dell’attività lavorativa, lo vedono spesso stazionare nei suoi quartieri permanenti nella Gallia Cisalpina ma non disdegna, anzi affronta con entusiasmo, molti weekend a Roma. Molto presto si rende conto che non riuscirà che a vedere in minima parte quello che Roma e dintorni hanno da offrire, indipendentemente da quanto lunga sarà la sua permanenza sul suolo romano. Questo nonostante lui, per quanto appassionato di storia e di luoghi storici, sia più ferrato in storia contemporanea che in quella antica e nell’archeologia. Ma come può la curiosità di Vasco resistere al fascino di una città che trasuda storie ad ogni angolo? Ed ad una metropolitana con fermate dai nomi così evocativi, come Castro Pretorio? E, infine, ad una cucina che sforna piatti così abbondanti ed appetitosi?