domenica 16 settembre 2012

Ricetta (tedesca) di fine estate: filetto di maiale con i finferli



 
Il mercato della frutta e verdura di Stoccarda del sabato mattina è diventato un appuntamento quasi fisso per Vasco Cesana nei weekend passati nella sua attuale sede di lavoro tedesca e quando non si organizza qualche escursione di medio-ampio raggio nella zona. Vasco nota con soddisfazione che la maggior parte dei prodotti sono stagionali e c’è molta attenzione per i prodotti della zona o regionali. I prezzi sono piuttosto variabili e tendono a decrescere quando la stagionalità dei prodotti volge al termine. Ad agosto ed inizio settembre diventano protagonisti i frutti di bosco: mirtilli, ribes, lamponi, more etc. si impongono con una offerta di alto livello qualitativo. I lamponi, qui raccolti prevalentemente a inizio settembre, sono veramente buonissimi. Già a luglio ma ancora presenti a metà settembre uno dei i prodotti più caratteristici sono i funghi  Pfifferling, detti in Austria Eierschwammerl, ovvero in Italia Gallinacci, o Galletti o, meglio, in assonanza con il loro nome tedesco, Finferli. In Germania vengono preferiti colti molto piccoli ed a Stoccarda sono molto richiesti, più dei porcini che pure arrivano sui banchi del mercato provenienti dalla vicina Baviera.

A Vasco i funghi in qualche modo ricordano l’avvicinarsi della fine dell’estate e con questa l’arrivo del momento dei risotti, più o meno l’unica preparazione con la quale è abituato a cucinare i funghi. Il risotto però è già un piatto autunnale che riscalda l’arrivo delle prime giornate fresche e preferisce pensare ad un piatto più di transizione, di fine estate appunto, e i finferli peraltro a occhio non gli sembrano particolarmente vocati per i risotti.


Decide così di prepararli con uno dei pezzi di macelleria che secondo lui in Germania raggiunge livelli di vera eccellenza qualitativa: il filetto di maiale. Quello della macelleria “Schneider”, adiacente allo stesso mercato, è perfetto. Vasco lo compra intero per poi tagliarlo a casa a fettine di circa 1-1,5 cm. Per un paio di porzioni ce ne vogliono 3-400 grammi e più o meno la stessa quantità di funghi. La preparazione è molto semplice e veloce ed i funghi e la carne vanno cotti insieme. Tra l’altro Vasco segue le indicazioni dei commercianti del mercato che giurano che i finferli sono già puliti e non vanno lavati. L’unica incognita è quella di riuscire a fare coincidere una cottura non eccessiva del filetto di maiale, che deve conservare la sua morbidezza, con la giusta cottura dei finferli, che non devono rimanere crudi. A Vasco è stato sufficiente fare saltare  prima nella pentola imburrata le fettine di filetto, precedente spolverate da un velo di farina, e aggiungere i finferli dopo appena un paio di minuti, quando le fettine di maiale accennano un inizio di cottura.


All’inizio Vasco ci mette anche un aglio in camicia che toglie nel corso della cottura. Come d’uso in Germania ci mette anche qualche ciuffetto di prezzemolo riccio, che viene fornito al mercato insieme ai funghi, senza esagerare, se no il suo sentore vagamente acidulo diventa un po’ invasivo. Per accompagnare la cottura in attesa che i finferli comincino a rilasciare le loro componenti acquose dando la giusta umidità al piatto Vasco versa in pentola, poco dopo averci messo i funghi, del vino bianco che naturalmente sceglie tra quelli della regione, un fresco Riesling del Wurttemberg dell’anno della Weinmanufaktur Unterturkheim, ovvero prodotto proprio nell’area urbana di Stoccarda, sufficientemente delicato anche per accompagnare la degustazione del piatto.  In meno di 15 minuti cuocendo a fuoco medio il filetto di maiale con i finferli sarà pronto. Se tutto è andato bene il filetto sarà morbido ed i finferli cotti ma senza aver perso consistenza e sarà un vero piacere intingere le fettine di maiale nel loro intingolo magari aiutandole con qualche boccone del buon pane integrale locale. OK, La fine dell’estate può arrivare. Il tempo dei risotti si sta avvicinando.

Filetto di maiale con i finferli, Stoccarda, Germania - 15 settembre 2012
 

venerdì 7 settembre 2012

La classifica di Vasco Cesana delle spiagge di Lefkada



Engremni Beach, costa ovest di Lefkada, Grecia - 30/7/2012
Una settimana, al netto dei tempi di spostamento per raggiungere l’isola, può essere un tempo sufficiente per una conoscenza di massima dell’isola di Lefkada, anche se le numerose attrattive del luogo richiederebbero un periodo più prolungato. In una settimana si può avere un’idea delle principali spiagge dell’isola e Vasco Cesana ha provato a stilare una sorta di classifica, ricalcando la tradizione dei visitatori delle isole greche di scambiarsi le proprie opinioni sulle spiagge provate. In effetti andare alla scoperte delle spiagge è uno dei tratti più piacevoli delle vacanze in Grecia.  In totale libertà. Not inclusive, appunto. E la scelta di spiagge e posti di mare a Lefkada è veramente di ottimo livello.


Port Katziki, isola di Lefkada, Grecia - 1/8/2012
 1)      Port Katziki  – TOP
Nonostante l’affollamento dovuto alla fama internazionale della più nota delle spiagge di Lefkada, la visione dell’enorme roccia bianca a picco sul mare turchese e sulla baia punteggiata di scogli e isolette e percorsa da una sinuosa striscia di sabbia e ciottoli bianchi è per Vasco uno dei più affascinanti paesaggi marini mai visto. Di valore mondiale assoluto. Da vedere solo venendoci in auto e scendendo a piedi il centinaio di scalini fino alla spiaggia. Sbagliato venirci in barca o con i barconi organizzati: non si coglie l’unicità del luogo dato dalla vista dell’alto sulle scogliere. Le fotografie non riescono a renderne completamente conto. Al top nelle ore serali quando la luce è perfetta e la spiaggia si comincia a liberare dall’affollamento (dalle 18 in poi). In occasione della visita di Vasco (1 agosto) un po’ “Belgrado Beach” con molta bella gioventù serba, in particolare femminile. C’è anche una grande colonia di centinaia di Rondoni maggiori che sfrecciano vicino alle rocce e sopra i bagnanti.






Rondoni maggiori, Port Katsiki, Isola di Lefkada - 1/8/2012

 
Engremni - 30/7/2012
2)      Engremni  - PRO-ASS
Non lontana da Port Katziki ha una scalinata di accesso più lunga che garantisce comunque una copiosa sudata se, come Vasco, la si  risale alle 4 di pomeriggio con 40°. Meno scenografica ma più godibile di Port Katziki essendo molto più lunga, almeno un paio di km, e più larga,  consentendo alla gente di disperdersi e di trovare degli angoli piuttosto isolati. Dal parcheggio in alto il colpo d’occhio con la luce di metà mattina sul mare turchese e la spiaggia bianca è semplicemente stupendo. Da provare assolutamente.

Megali Petra, costa ovest di Lefkada - 2/8/2012
3)    Megali Petra -  PRO-ASS
Assieme  alle vicine Kavalikefta e Avali, sempre sulla costa ovest, rappresenta una versione in formato leggermente ridotto delle prime due ma molto meno battuta e conosciuta, ragione per cui risulta  meno affollata e più selvaggia. Da provare assolutamente. 
 
Megali Petra, costa ovest di Lefkada - 2/8/2012
 


presso Amousa, isola di Lefkada - 4/8/2012
4)      Baie dopo Amousa (costa sud-est) – PRO-ASS
Piccole baie, spiaggette di ciotoli, acqua color smeraldo limpidissima. Tra i migliori posti dell’isola per lo snorkeling. Essendo piuttosto piccole e raggiungibili nelle vicinanze in auto gli spazi liberi utilizzabili possono risultare un po’ angusti. Comunque molto belle. Da provare assolutamente.

Dintorni di Desimi Bay, costa est di Lefkada, 3/8/2012

5)      Costa est nei pressi di Desimi Bay – PRO-ASS
Magnifici anfratti e spiaggette che si specchiano sul mare smeraldo. Raggiungibili solo con piccole barche o gommoni. Vasco e consorte le hanno visitate noleggiando e guidando una barca a motore da Nidri per una giornata (Lefkas Motorboat, Nidri, costo sui 50 €. per una barca con motore di 30 HP,  più carburante)  visitando anche le isole di Skorpios (quella già di proprietà di Onassis)  e Meganissi. Occhio a finire la benzina, cosa puntualmente capitata a Vasco ma, per fortuna, in questo caso , funzionavano i cellulari.
 
Isola di Skorpios, già proprietà della famiglia Onassis, 3/8/2012


6)      Poros e Micro Gialos, costa est – PRO-SEC
Bell’insenatura tra ulivi e pini marittimi con acqua limpida e calma e facilmente raggiungibile in auto. Se c’è affollamento si può andare subito dopo il piccolo molo del porto. Vasco e consorte hanno gradito molto, anche perché era il primo loro vero bagno in Grecia dopo molti anni.

Mili Beach, Isola di Lefkada - 29/7/2012

7)      Agio Ioannis  e Mili – PRO-SEC
Spiagge vicino a Lefkada capoluogo ma già con le tonalità del mare della costa ovest. Molto grandi e generalmente non affollate. Un po’ esposte al vento ed alle onde. Cosa che le può far diventare top  per windsurf (assieme a Vasiliki) e kitesurf. Possibilità anche per il surf. Da provare se capita, facendo attenzione a qualche scoglio vicino alla riva.

8)      Kathisma – DEV
L’esempio più fulgido di come si possa rovinare una spiaggia che una volta doveva essere molto bella e che oggi è infestata da ombrelloni, beach bar, mega parcheggi e pure qualche odioso jet-ski. Da evitare sperando che il virus costituito da questo modello di sfruttamento delle spiagge, già purtroppo diffuso in altre isole greche, non si allarghi ad altre spiagge di Lefkada.

9)      Baie a est dell’isola di Meganissi – DEV
Raggiungibili solo in barca. Peccato che  le barche arrivino a frotte. Essendo ben protette, diventano idonee per l’ormeggio anche di yacht e barconi di ogni tipo che colonizzano ogni angolo. A parte questo comunque niente di che. Molto meglio tuffarsi dalla barca alla vecchia isola di Onassis, Skorpios o nelle baie circostanti.
 
Spiaggia di Pefkulia dalla strada per Agios Nikitas, 29/7/2012
10)   Milos Beach – NC
Segnalata come una delle migliori spiagge dell’isola, raggiungibile con taxi-boat da Agios Nikita. Peccato che l’unica barca in servizio operi solo dalle 11 alle 18, evitando le ore migliori per andare alla spiaggia, ragione per cui Vasco non è riuscito a visitarla. Forse qualche liberalizzazione in più farebbe effettivamente bene alla Grecia, ha pensato Vasco imprecando contro queste (piccole) pratiche monopolistiche. Assorto nei suoi pensieri  para-liberisti Vasco non si è accorto che la spiaggia poteva però essere raggiunta anche a piedi con un sentiero che parte all’entrata del villaggio di Agios Nikita. Comunque pare che la spiaggia sia effettivamente piuttosto bella come le non lontane Pefkoulia e Potistes che Vasco ha visto solo dall’alto passando lungo la strada costiera.    

Dopo tanto nuoto e faticose escursioni, Vasco non può certamente lasciare Lefkada senza prima parlare di qualcuna delle tante taverne dell’isola….(segue-andare per taverne a Lefkada)
Isola di Lefkada, Grecia - luglio 2012