martedì 14 gennaio 2014

Iniziando l’anno nella laguna veneta: Chioggia

Fuori dal main stream, Chioggia, 31/12/2013
Nella ricerca di una meta dove passare qualche giorno a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno Vasco Cesana e consorte approdano quest’anno nella laguna veneta a Chioggia. La meta sembra presentare le caratteristiche che Vasco ricerca per l’escursione di fine anno: essere a suo modo fuori dal mainstream vacanziero di questo periodo (e quindi anche offrire possibilità di sistemazione decidendo all’ultimo minuto), non essere troppo lontana, offrire spunti e spuntini d’interesse cultural-naturalistico-gastronomico.  Tutto confermato! Chioggia e la laguna intorno, complici anche un paio di giornate stranamente belle nel contesto di queste festività più dal clima novembrino che natalizio, si sono rivelate per Vasco davvero una gradevole scoperta sui diversi fronti. Bello arrivarci in una giornata tersa e ventosa e ed essere circondati dalla acque ed a loro volta vedere le acque circondate dalla catena alpina con le Dolomiti a fare da sfondo ai campanili di Venezia che, in lontananza, sembrano essere sprofondati nella laguna. Gradevole trovarsi al calar della sera nelle calli e nella “piazza” di Chioggia, quando i bar si riempiono per un caffè o uno spritz ed il ciacolare delle signore rimbomba nei locali. Intrigante il mercato del pesce alla mattina con una varietà e qualità di offerta di prodotti di mare locali difficilmente ritrovabile altrove. Suggestive le gite in vaporetto o le camminate lungo gli argini per godere dell’insolito ed incerto paesaggio della laguna.  
Mare, Laguna, Alpi   - Sottomarina, 30/12/2013



Anche se in sé la visita di Chioggia può essere fatta abbastanza velocemente secondo Vasco per poter apprezzare a pieno il luogo ed i suoi dintorni alcuni giorni ci stanno tutti eventualmente anche estendibili se si vogliono visitare Venezia o altre zone della laguna. E’ possibile infatti da qui raggiungere Venezia via laguna con  i vaporetti anche se il percorso richiede, almeno nella stagione invernale quando non sono in funzione collegamenti diretti via motoscafo, almeno un’ora e mezza con tre diverse tratte di vaporetto (Chioggia-Pellestrina + bus + vaporetto per il Lido e poi per il centro). Come base Vasco ha affittato un appartamento-residence a Sottomarina sul lungomare che, in questa stagione, è piuttosto spettrale e quindi, per i gusti di Vasco, a suo modo interessante, con le sue grandi di distese di strutture di giochi e sport da spiaggia completamente abbandonate tra i cumuli di sabbia trasportati dal vento. Una scenografia un po’ surreale, quasi da Wim Wenders d’annata. La spiaggia comunque, libera dagli ombrelloni, è gradevolmente fruibile per passeggiate dal salutare gusto salmastro con un bel percorso che arriva fino al lungo molo che si protende in mare aperto al termine della lingua di terra di Sottomarina. 

Lungo la spiaggia di Sottomarina, 1/1/2014

Off Season, - Sottomarina - 1/1/2014
Chioggia, Canal Vena - 31/12/2013
Chioggia si trova dall’altro lato, raggiungibile anche a piedi attraversando il ponte sulla laguna lungo circa 700 metri. Sconsigliabile entrare nel centro in auto, Vasco ha rischiato di rimanere incastrato in una calle e, nel fare la retro per uscire, di finire in un canale. La sensazione visitandola è quella di trovarsi in una vera comunità marinara difesa da una possente flotta di pescherecci schierata all’entrata della città come un baluardo a difesa della sua storia e della sua identità. Che resiste ed appare ancora autentica, vitale, compressa in un’isola urbanistica a forma di pesce, con le calli disposte a lisca intorno ai canali principali, quasi a ricordare anche a chi la osservasse dal cielo il suo legame con i prodotti del mare e della laguna. Gli edifici certo non hanno l’eleganza e la grandiosità di Venezia, ma in compenso ne riprendono in piccolo la trama aggiungendovi però un tocco di maggiore vitalità non disturbata dalla pressione turistica. La fedeltà storica a Venezia non è in discussione ed i Leoni di San Marco sono in bella mostra ai quattro angoli della città e non sono ancora spenti i lontani ricordi delle grandi battaglie combattute qui tra le repubbliche marinare di Genova e di Venezia nel 1379-80 (“guerra di Chioggia”).  

Corso del Popolo, Chioggia - 31/12/2013

Passeggiando per Chioggia - 31/12/2013




La grande flotta di pescherecci alimenta,  oltre all’identità marinara della città anche un florido e molto ricco mercato del pesce e dei svariati prodotti di mare della laguna e dei dintorni: vongole, cozze, granseole, cicale e molti altri frutti di mare dai nomi più o meno memorizzabili ma sempre all’apparenza decisamente invitanti. I mercati del pesce sono due, quello all’ingrosso, all’entrata dell’isola arrivando dal ponte di Sottomarina, aperto dalle 3,30 di mattina, che ovviamente Vasco si è perso (in effetti però vi dovrebbe essere anche una sessione pomeridiana) e quello al dettaglio nel cuore della città, in magnifica posizione sul canale Vena, aperto tutte le mattine tranne il lunedì. Vasco, avendo a disposizione nel residence l’uso cucina ed evitando anche quest’anno, come da abitudine, improbabili cenoni organizzati, ne ha approfittato per un cena di San Silvestro “light” intima acquistando un centinaio di “canoce” o cicale di mare e quasi un chilo di vongole veraci, della varietà più piccola. Costo? 8 (otto) Euro. In tutto. Preparazione molto semplice: due spadellate, ovviamente separate, fatte saltare nell’olio per pochi minuti e degustazione a tavola alternando le une alle altre con bocconi di pane intinti nei rispettivi liquidi di cottura ed accompagnate da una fresca   bottiglia di Cordon Rouge. Punto. Squisite. Punto esclamativo. Poi passeggiata per osservare i fuochi sparati dalla Piazzetta Vigo non senza un certo disappunto da parte degli svassi svernanti in laguna. 

Svasso piccolo, svernante comune nella Laguna - 1/1/2014


Pescherecci ormeggiati nel Canale S. Domenico, Chioggia - 31/12/2013

Vendita di Canoce al mercato del pesce, Chioggia - 31/12/2013


Tornando ai prodotti del mare, i mercati di Chioggia sono anche una garanzia per gli approvvigionamenti delle trattorie e ristoranti locali che sono quasi tutti ispirati a menu di pesce fresco ed al pescato del giorno. Le giornate a cavallo del nuovo anno, focalizzate sui cenoni o magari con chiusure per le festività, non sono l’ideale per provare la ristorazione locale. Vasco Cesana ha provato l’Osteria Penzo, in centro, degustando un buona selezione di antipasti di pesce, in particolare le piccole capesante locali ed il baccalà servito su un letto di polenta bianca veneta, e gustosi bigoli con le cicale. Basse ricariche sui vini con buona scelta di bianchi del triveneto ed in generale ottimo rapporto qualità/prezzo, al di sotto dei 30 Euro per due portate più vino. La sensazione di Vasco è che comunque a Chioggia e dintorni si possano trovare diverse trattorie di buon livello a prezzi più che abbordabili. Volendo qualcosa di diverso dal pesce e non molto politically correct, ritrovando una genuina atmosfera di trattoria anni ‘70 ai bordi di una statale di intenso traffico, si può provare a pranzo l’affollata Trattoria “Il Cavallino” lungo la Romea pochi km dopo Chioggia in direzione Venezia. Con un’avvertenza, si mangiano solo piatti di carne di cavallo. Ma molto ben preparati. Costo del pranzo, con porzioni decisamente abbondanti: 15 euro.
Laguna veneta, 31/12/2013


Approdando a Pellestrina, 1/1/2014

Riflessioni lagunari, 1/1/2014
Pellestrina, Laguna Veneta, Italia - 1/1/2014

Un’escursione da non mancare se le condizioni del tempo aggradano è la gita in vaporetto pomeridiana a Pellestrina, villaggio che si sviluppa per alcuni km su una stretta striscia di terra tra la laguna ed il mare, cercando di esservi in prossimità del tramonto quando il sole tramonta esattamente di fronte al paese dal lato della laguna. Qui, più che in ogni altro luogo, acqua e cielo si confondono nello specchiarsi incerto delle palafitte delle valli di pesca. Vasco rimane quasi ipnotizzato dai riflessi del sole all’imbrunire sulla laguna. Gli viene quasi il dubbio che le “canoce” abbondantemente degustate la sera possano avere degli effetti allucinogeni. Ma, pensa, non c’è niente di più psichedelico di cielo, acqua e terra ed il loro naturale rincorrersi ed incontrarsi. Fuori dal mainstream.
Fuori dal main stream, Pellestrina - 1 gennaio 2014