giovedì 31 maggio 2012

Tra i frutteti tradizionali del Giura Svevo

Dintorni di Rudesberg, Schwaebische Alb, Baden-Wurttemberg, Germania - 13/5/2012

Il Giura Svevo, in tedesco Schwabische Alb, è una regione collinare di campagne e boschi situata a est di Stoccarda che si protende da Nord a Sud per un centinaio di km. Nei weekend passati a Stoccarda Vasco Cesana ama andare alla scoperta di questa regione e perdersi per le stradine di campagna o camminare lungo la fitta rete di sentieri che la attraversano. Uno degli aspetti più caratterizzanti il paesaggio del Giura Svevo sono gli Streuobstwiesen, termine un po' ostico che come spesso succede non ha una traduzione precisa in italiano ma che si potrebbe tradurre in "campi di frutta sparsi" o, più genericamente in "frutteto tradizionale" distinguendoli così dai "frutteti moderni" ovvero quei monotoni filari di piante standardizzate spesso potate in modo orrendo per ottimizzare la raccolta meccanizzata. I frutteti tradizionali invece sono caratterizzati da piante molto diverse: per età, con esemplari anche vecchissimi o persino morti, per portamento, con tronchi contorti e ricchi di cavità, e per varietà con la compresenza di specie diverse che fruttificano anche in periodi diversi. In una parola un ambiente veramente ricco di biodiversità. Di frutteti con queste caratteristiche purtroppo ormai in Europa ne sono rimasti pochi ed il Giura Svevo risulta essere la zona centroeuropea dove i frutteti tradizionali sono ancora piuttosto estesi ed integri. Certo qualche pianta da frutto presso i cascinali delle zone rurali si incontra un po' dappertutto in Europa però è raro trovare, come nel Giura Svevo, frutteti tradizionali così estesi tanto da rappresentare un vero e proprio "ambiente di transizione" tra i villaggi ed i campi dei fondovalle ed i boschi che avvolgono le colline.

Presso Schornbach, Giura svevo - 13/5/2012

Frutteti in fiore, Schwaebische Alb, Aprile 2012
Campi e frutteti presso Rudesberg, Baden Wurttemberg - 13/5/2012
Streuobstwiesen, Rudesberg, Giura svevo - 13/5/2012

Camminando nel frutteto, Giura svevo - 13/5/2012

L'abitato di Owen tra gli Streuobstwiesen - 28/5/2012 
Vasco Cesana, previa approfondita analisi delle mappe satellitari in Google Map, ha puntato alcune delle zone che gli sembravano migliori e ne è andato alla scoperta con un paio di uscite mirate piuttosto riuscite. Per la verità zone di frutteto tradizionale se ne trovano anche alle porte di Stoccarda ma le Streuobstwiesen che Vasco ha trovato nella zona di Schornbach e Rudesberg ad una trentina di km da Stoccarda in direzione Schwabisch Gmund e nei dintorni di Kircheim am Teck a circa 40 km da Stoccarda in direzione Ulm gli sono sembrate particolarmente degne di nota. L'abitato di Owen ad esempio appare letteralmente immerso nei frutteti che si sviluppano lungo la fascia bassa delle colline per lasciare il posto ad una fascia boschiva ricca di faggi e querce secolari e poi punteggiata su due delle cime circostanti da castelli ("Burg", anche questi parte integrante del  paesaggio della regione). Non a caso questa zona rientra nella Riserva della Biosfera delle Schwabische Alb.
Balia dal collare, maschio in canto, Giura svevo - 28/5/2012
Balia dal collare, maschio, Giura svevo - 28/5/2012
Femmina di Balia dal collare con imbeccata, Giura svevo - 28/5/2012
Femmina di Balia dal collare con imbeccata, Giura svevo - 28/5/2012

Zigolo giallo, Schornbach - 13/5/2012
Le Streuobstwiesen, con la loro biodiversità, sono poi naturalmente un ambiente molto ricco dal punto di vista ornitologico con elevate densità ed un alto numero di specie anche in aree non particolarmente estese. La presenza forse più significativa dal punto di vista ecologico è è quella della Balia dal collare che nei frutteti tradizionali del Baden Wurttemberg ha il principale areale di nidificazione, pare con oltre 10000 coppie, dell'Europa occidentale. Vasco Cesana, lungo un percorso circolare di un paio di km in un frutteto del Giura Svevo, ha trovato 4 territori occupati dalle Balie dal collare di cui almeno due con coppie sicuramente nidificanti, una all'interno di una cassetta nido. Ha trovato anche molto diffusa la presenza dello Zigolo giallo, soprattutto nelle zone marginali a contatto con i vigneti mentre non appare così diffusa come ci si potrebbe aspettare l'Averla piccola. Abbondanti ovunque Cince, Codirossi, Tordi e Picchi, incluso il Torcicollo, qui non considerato particolarmente comune. Ottime le opportunità fotografiche, data la densità di uccelli veramente elevata. Vasco è riuscito in poco tempo a fare diversi scatti anche se ne avrebbe potuti fare di migliori alle Balie ma non ha voluto correre il rischio di disturbarne la nidificazione.

Gheppio, Rudesberg - 13/5/2012

Picchio muratore, Giura svevo - 28/5/2012
Picchio muratore, Giura svevo - 28/5/2012
Codirosso maschio, Giura svevo - 28/5/2012
Averla piccola femmina, Giura svevo - 28/5/2012
Lepre, Schornbach, Giura svevo - 13/5/2012
Nidiacei di Cinciarella, Giura svevo - 28/5/2012

Nibbio reale, Rudesberg, Giura svevo - 13/5/2012
Una specie non strettamente legata ai frutteti ma molto diffusa nella regione è il Nibbio reale. Vasco però non è riuscito ancora a fotografarlo bene perchè sembra prediligere per farsi osservare da vicino i tratti  senza limiti di velocità delle autostrade del sud della Germania, dove non è il caso di frenare di colpo per scattare una foto, rischiando di farsi investire da una Mercedes SLS lanciata a 250 km/h. Che sia una nuova tecnica di caccia per procurarsi del cibo? In fondo anche la biodiversità dei frutteti è il risultato di un adattamento reciproco tra attività umane e natura. Magari, in futuro, anche le autostrade sviluperanno la loro. Anzi, probabilmente già adesso la stanno sviluppando. Però gli Streuobstwiesen sono infinitamente più belli.
Tra gli "Streuobstwiesen" del Giura svevo, Baden Wurttemberg - 28/5/2012

sabato 26 maggio 2012

Vigneti e Mercedes, l'inconsueto panorama del colle Wurttemberg

Vigneti sul colle Wurttemberg, Stoccarda, maggio 2012

Il rivelarsi, tra una collina e l’altra, di una trama molto varia di paesaggi urbani, naturali, industriali ed agresti all’interno dell’area metropolitana di Stoccarda è sicuramente uno degli aspetti più caratteristici del capoluogo del Baden-Wurttemberg. Un viaggiatore di passaggio potrebbe pensare di passare da una zona altamente industrializzata se, ad esempio, la attraversa passando lungo la valle della Neckar. Oppure di trovarsi nel bel mezzo di una faggeta secolare se, invece, vi transita passando dalle colline a ovest ed a est del centro cittadino. Oppure di provare la strana sensazione di essere finito in mezzo alle Langhe se percorre alcune delle vallate della parte orientale. Stoccarda è in effetti un po’ tutto questo. Vasco Cesana, che non è un visitatore di passaggio dato che ormai vi si trova da un po’ di  mesi per motivi di lavoro, trova questa diversità piuttosto avvincente e gli piace andarla a scoprire in auto o a piedi lungo i numerosi percorsi che si dipanano intorno al centro cittadino.

L'area Mercedes vista dal colle Wurttemberg, Stoccarda, maggio 2012

Mercedes Museum, Stoccarda
Il posto migliore per una visione d’insieme di questo strano mosaico paesaggistico è il colle del Wurttemberg che si raggiunge percorrendo la strada che sale da Unterturkheim, proprio nei pressi di una delle più importanti aree di produzione dell’industria automobilistica mondiale, il sito storico della Mercedes dove l’Ingegner Daimler avviò, unendosi poi all’Ing. Benz, nel 1904  la produzione delle prime automobili della storia. E che ancor oggi è lì, con i suoi circa 18.000 dipendenti, la sede del quartier generale del Gruppo Daimler, i suoi 900.000 motori prodotti annualmente su un’area industriale di 2 milioni di m2 e, da qualche anno, il Mercedes Museum (veramente interessante) e la Mercedes Arena, lo stadio principale di Stoccarda. Insomma, si direbbe, un centro di eccellenza industriale di livello mondiale ma non proprio probabilmente un ameno luogo di campagna agreste.
La Mercedes Arena e l'area ricreativa di Canstatt Wasen, maggio 2012
Dintorni di Stoccarda, 10 maggio 2012
La Fernsehe Turms ed i vigneti del Wurttemberg, aprile 2012
E, invece…. appena lasciati gli impianti Mercedes, risalendo la stradina che sale da Unterturkheim, Vasco Cesana si trova immerso in uno straordinario paesaggio di campagna, tra  filari di vigneti, boschi, frutteti sparsi e villaggi agresti. Unterturkheim, oltre ad ospitare il più antico stabilimento automobilistico mondiale è anche uno dei rari luoghi di produzione in Germania di vino rosso di buona qualità:  le sue colline, esposte a sud in una zona termofila, sono da considerarsi uno dei migliori cru dei rossi tedeschi. Vasco ha avuto modo anche di partecipare ad una degustazione “ad hoc” presso la cantina, aperta anche al pubblico, della Weinmanufaktur Unterturkheim, ricavandone una notevole impressione, oltre che un bel  mal di testa all’indomani dovuto alla sequenza non proprio “lineare” delle degustazioni. I migliori vini, anche premiati in concorsi nazionali, sono quelli classificati “tre stelle” tra i quali quelli che sono piaciuti di più a Vasco sono il Lemberger trocken del 2008 e, tra i barrique, un Mönch Berthold *** veramente interessante. Non male anche lo spumante, preparato con metodo champenois in una rete di bunker costruiti sotto i vigneti durante la seconda guerra mondiale che, anche se non sono serviti ad arrestare l’avanzata delle truppe alleate, si sono poi rivelati ottimi per i trattamenti di sboccamento e conservazione delle bottiglie di riesling.
Un quartino di Trollinger, colle Wurttemberg, aprile 2012
Il vino rosso della zona che però Vasco apprezza di più è proprio quello meno blasonato e più “popolano”, vecchio amico dei contadini svevi nelle fredde giornate invernali così come nelle ondate di caldo estive, il Trollinger e, tra questi, le selezioni a “una stella”, in vendita al supermercato a meno di 5 €, piuttosto che quelle a “tre stelle”, in vendita a circa 12 €.  Il Trollinger Feinherb 2010 della Weinmanufaktur Unterturkheim ad esempio è un vino, alcuni direbbero un “vinello”, altamente “bevibile”, dai tenui toni rosso-rosati, con sapore fruttato, leggero ma sufficientemente armonico, che si accompagna bene a piatti di salumi o primi piatti all’italiana. Un po’ come si faceva una volta in Brianza con il Pincianel, si può bere anche fresco e, per la sua natura “popolana”,  si adatta anche ad un passaggio in frigorifero, gradito quando le giornate cominciano ad essere calde.
Vigneti sul colle Wurttemberg, Stoccarda, maggio 2012
Risalendo tra i vigneti verso la cima del colle del Wùrttemberg il fondovalle industriale velocemente si allontana ed il paesaggio si apre in un ondulato paesaggio di campagna. Questo piccolo colle, alto circa 450 m., ha dato il nome all’intera regione: qui sorgeva, a partire dall’anno mille, il castello originario di quelli che sarebbero diventati i principi del Wurttemberg.
La Grabkapelle sul colle Wurttemberg, maggio 2012
Nel 1820 l’antico castello venne definitivamente demolito dal Re del Wurttemberg Guglielmo I per costruire l’attuale mausoleo (Grabkapelle) in onore della compianta moglie Caterina di Russia morta precocemente nel 1819 all’età di 30 anni. Guardando l’edificio di impronta neoclassica, non completamente convincente nonostante gli echi palladiani apposti dall’architetto italiano,  Vasco Cesana non può non pensare al maggiore fascino che forse avrebbe avuto il luogo se il vecchio castello dell’anno mille fosse rimasto al suo posto, con buona pace di Caterina. Forse, pensa,  questo costruire e ricostruire fa un po’ parte del DNA  di Stoccarda, volenti, ad esempio quando si trattò di costruire il Neue Schloss di fianco allo Alte Schloss o nolenti, come all’indomani dei bombardamenti alleati della II guerra mondiale. Fino ad arrivare alla controversa Stuttgart 21.  
Il colle Wurttemberg verso Est, Stoccarda, maggio 2012
Mausoleo a parte rimane per Vasco il fascino di un panorama quanto mai inconsueto: i filari dei vigneti che si protendono verso la lunga lingua degli stabilimenti Mercedes lungo la Neckar; la città che si estende lungo l’orizzonte ma che si lascia gentilmente abbracciare da un manto di foreste secolari; una campagna atavica, dolce e verdissima, che sembra estendersi all’infinito verso est. Ideale per passeggiate a piedi o in bicicletta. Proprio nella culla della civiltà dell’auto.
Colle Wurttemberg, Stoccarda, Germania, maggio 2012