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Bad Urach, Baden Wurttembergh, Germania - 23/3/2012 |
Sulla via
del ritorno da quella che i tedeschi chiamano Führungskräfteklausur, definizione il cui suono stesso incute un
certo timore, Vasco Cesana si trova a percorrere in auto le strade e stradine
che attraversano le Schwabische Alb nella
parte più interna del Baden Wurttemberg. Il paesaggio intorno è estremamente rilassante:
faggete, campi e villaggi si alternano tra
dolci ondulazioni collinari. Buona parte del percorso fa parte della riserva della biosfera del Giura Svevo.
Dopo un’ora abbondante di piacevole guida Vasco decide di fermarsi a Bad Urach, antico
insediamento urbano che gli è stato segnalato dai colleghi tedeschi ma del
quale non esiste traccia in nessuna delle principali guide turistiche della
Germania in circolazione in Italia. La posizione stessa dell’abitato è poco
evidente. Diversamente dai villaggi di origine medioevale italiani o francesi,
che spesso sono ubicati sui crinali delle alture, gli insediamenti di questa zona
della Germania, inclusa la stessa Stoccarda, si sono sviluppati sui fondovalle,
in una posizione quasi nascosta dalle colline, come a non volere dare nell’occhio.
Un aspetto questo che sembra faccia parte anche del carattere tradizionale
svevo.
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Cercando uno spuntino a Bad Urach, Germania - 23/3/2012 |
Bad Urach poi, ai tempi di Eberardo
il Barbuto, era chiamata anche la capitale segreta del Wurttembergh,
circondata da numerose fortificazioni. Intorno a Bad Urach risultano esserci i
resti di ben dieci forti o castelli, alcuni risalenti addirittura all’epoca
alemanna. Un bel po’ di anni prima c’erano anche un discreto numero di vulcani,
dei quali rimane in qualche modo traccia nelle acque termali della zona, che
risultano essere quella con la temperatura più calda della regione (61°). Vasco Cesana in effetti ci arriva un po’
ignaro di tutto questo avendo in mente come principale obiettivo della sosta quello di fare semplicemente
uno spuntino serale lungo la strada che lo porta a Stoccarda. Camminando nel centro rimane però colpito dalla
qualità degli edifici a graticcio che si sviluppano intorno alla piazza
centrale. Il lindore delle facciate impreziosite dalle ricche travature di
legno spiccano nel buio della sera.


Il centro non è grande, lo si percorre
velocemente, ma è molto raccolto e integro ed il visitarlo senza quasi nessuno
in giro se non alcune persone del posto che parlottano in dialetto svevo lo
rendono delizioso, quasi un cameo medioevale che gli si rivela con un fascino
sorprendente. Osservando la farmacia presso il municipio ne registra la data di
inizio attività: 1478. Cara, vecchia Europa….
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Farmacia al Rathaus, in attività dal 1479, Bad Urach - 23/3/2012 |
La sua attenzione viene anche
attratta da diverse trattorie che gli sembrano piuttosto allettanti. Tra le
altre cose le sue fonti gli hanno segnalato che Bad Urach è anche una sorta di
capitale mondiale dei Pretzel, che
non sono, come molti pensano, un fast
food ideato per le bancarelle delle strade di New York, ma un prodotto
tradizionale del Sud del Germania, anzi, magari il primo pretzel della storia è stato sfornato proprio qui, nella panetteria
della piazza centrale di Bad Urach. Peccato
per Vasco che, data l’ora piuttosto tarda, l'abbia trovata chiusa. Vabbè, vorrà
dire che dovrà sedersi a mangiare qualcosa, possibilmente di leggero, in una delle
gasthof.

Alla fine opta per la Wirtshaus Zum Loenonn, spartano locale
anch’esso in esercizio da qualche secolo, anche se meno della farmacia, solo un
paio, con un simpatico gestore dalla
battuta pronta in svevo con il quale Vasco ride di gusto pur non capendo una mazza di quello che dice. Il piatto più leggero presente nel menu scelto
per lo spuntino è lo Hausgemachte saure
Linsen mit Rauchfleisch, spaetzle und ein paar Saitenwurstl, praticamente
un bello scodellone di lenticchie, pancetta affumicata, pasta locale e sopra un
paio di wurstel accompagnato da un buon mezzo litro di Weizen Bier. Le lenticchie
con gli spaetzli, qualche volta arricchite con pezzi di maiale, stinco di prosciutto
o wurstel è uno dei piatti più tradizionali
della cucina povera sveva con chiare affinità con l’italico cotechino con le lenticchie.
Terminato lo spuntino e prima di riavviarsi verso Stoccarda Vasco fa ancora due
passi nel centro passando dal palazzo dei principi del Wurttemberg e dal
vecchio mulino ricostruito. Si ripromette di ritornare a Bad Urach con la luce
del giorno per una visita piu’ approfondita e magari per ricostruire l’affascinante
storia di Barbara Gonzaga, la rampolla dei Duchi di Mantova che si venne a
stabilire qui più o meno pochi anni dopo l’apertura della farmacia.

Ma cos’è la Führungskräfteklausur?
Ah già, è una versione molto “tedesca” di un seminario manageriale, che in
genere prevede l’isolamento (la klausur)
in un posto sperduto, possibilmente in mezzo a una foresta o in cima ad una
montagna, abbondanti riserve di apfelsaft o caffe nero durante il giorno e di
birra alla sera, una cena sostanziosa ed il consumo di un discreto numero di
pennarelli per scrivere alla lavagna cose che possono teoricamente servire per
lavorare meglio o sviluppare la strategia aziendale. Una particolarità del
sistema paese è che non sempre si dicono cose banali e si va piuttosto in
profondità. Oltre a carta e pennarelli sul tavolo di lavoro compaiono anche di
tanto in tanto interessanti cestini di .... pretzel!