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Fuori dal main stream, Chioggia, 31/12/2013 |
Nella ricerca di una meta dove passare qualche giorno a
cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno Vasco Cesana e consorte approdano
quest’anno nella laguna veneta a Chioggia. La meta sembra presentare le
caratteristiche che Vasco ricerca per l’escursione di fine anno: essere a suo
modo fuori dal mainstream vacanziero
di questo periodo (e quindi anche offrire possibilità di sistemazione decidendo
all’ultimo minuto), non essere troppo lontana, offrire spunti e spuntini
d’interesse cultural-naturalistico-gastronomico. Tutto confermato! Chioggia e la laguna intorno,
complici anche un paio di giornate stranamente belle nel contesto di queste
festività più dal clima novembrino che natalizio, si sono rivelate per Vasco
davvero una gradevole scoperta sui diversi fronti. Bello arrivarci in una
giornata tersa e ventosa e ed essere circondati dalla acque ed a loro volta
vedere le acque circondate dalla catena alpina con le Dolomiti a fare da sfondo
ai campanili di Venezia che, in lontananza, sembrano essere sprofondati nella
laguna. Gradevole trovarsi al calar della sera nelle calli e nella “piazza” di
Chioggia, quando i bar si riempiono per un caffè o uno spritz ed il ciacolare
delle signore rimbomba nei locali. Intrigante il mercato del pesce alla mattina
con una varietà e qualità di offerta di prodotti di mare locali difficilmente
ritrovabile altrove. Suggestive le gite in vaporetto o le camminate lungo gli
argini per godere dell’insolito ed incerto paesaggio della laguna.
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Mare, Laguna, Alpi - Sottomarina, 30/12/2013 |
Anche se in sé la visita di Chioggia può essere fatta
abbastanza velocemente secondo Vasco per poter apprezzare a pieno il luogo ed i
suoi dintorni alcuni giorni ci stanno tutti eventualmente anche estendibili se
si vogliono visitare Venezia o altre zone della laguna. E’ possibile infatti da
qui raggiungere Venezia via laguna con i
vaporetti anche se il percorso richiede, almeno nella stagione invernale quando
non sono in funzione collegamenti diretti via motoscafo, almeno un’ora e mezza
con tre diverse tratte di vaporetto (Chioggia-Pellestrina + bus + vaporetto per
il Lido e poi per il centro). Come base Vasco ha affittato un
appartamento-residence a Sottomarina sul lungomare che, in questa stagione, è
piuttosto spettrale e quindi, per i gusti di Vasco, a suo modo interessante,
con le sue grandi di distese di strutture di giochi e sport da spiaggia
completamente abbandonate tra i cumuli di sabbia trasportati dal vento. Una
scenografia un po’ surreale, quasi da Wim Wenders d’annata. La spiaggia
comunque, libera dagli ombrelloni, è gradevolmente fruibile per passeggiate dal
salutare gusto salmastro con un bel percorso che arriva fino al lungo molo che
si protende in mare aperto al termine della lingua di terra di Sottomarina.
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Lungo la spiaggia di Sottomarina, 1/1/2014 |
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Off Season, - Sottomarina - 1/1/2014 |
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Chioggia, Canal Vena - 31/12/2013 |
Chioggia si trova dall’altro lato, raggiungibile anche a piedi attraversando il
ponte sulla laguna lungo circa 700 metri. Sconsigliabile entrare nel centro in
auto, Vasco ha rischiato di rimanere incastrato in una calle e, nel fare la
retro per uscire, di finire in un canale. La sensazione visitandola è quella di
trovarsi in una vera comunità marinara difesa da una possente flotta di
pescherecci schierata all’entrata della città come un baluardo a difesa della
sua storia e della sua identità. Che resiste ed appare ancora autentica, vitale,
compressa in un’isola urbanistica a forma di pesce, con le calli disposte a
lisca intorno ai canali principali, quasi a ricordare anche a chi la osservasse
dal cielo il suo legame con i prodotti del mare e della laguna. Gli edifici
certo non hanno l’eleganza e la grandiosità di Venezia, ma in compenso ne riprendono
in piccolo la trama aggiungendovi però un tocco di maggiore vitalità non disturbata
dalla pressione turistica. La fedeltà storica a Venezia non è in discussione ed
i Leoni di San Marco sono in bella mostra ai quattro angoli della città e non
sono ancora spenti i lontani ricordi delle grandi battaglie combattute qui tra
le repubbliche marinare di Genova
e di Venezia nel 1379-80 (“guerra di Chioggia”).
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Corso del Popolo, Chioggia - 31/12/2013 |
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Passeggiando per Chioggia - 31/12/2013 |


La grande flotta di pescherecci alimenta, oltre all’identità marinara della città anche
un florido e molto ricco mercato del pesce e dei svariati prodotti di mare
della laguna e dei dintorni: vongole, cozze, granseole, cicale e molti altri frutti
di mare dai nomi più o meno memorizzabili ma sempre all’apparenza decisamente
invitanti. I mercati del pesce sono due, quello all’ingrosso, all’entrata dell’isola
arrivando dal ponte di Sottomarina, aperto dalle 3,30 di mattina, che ovviamente
Vasco si è perso (in effetti però vi dovrebbe essere anche una sessione
pomeridiana) e quello al dettaglio nel cuore della città, in magnifica
posizione sul canale Vena, aperto tutte le mattine tranne il lunedì. Vasco, avendo
a disposizione nel residence l’uso cucina ed evitando anche quest’anno, come da
abitudine, improbabili cenoni organizzati, ne ha approfittato per un cena di
San Silvestro “light” intima acquistando un centinaio di “canoce” o cicale di
mare e quasi un chilo di vongole veraci, della varietà più piccola. Costo? 8 (otto)
Euro. In tutto. Preparazione molto semplice: due spadellate, ovviamente
separate, fatte saltare nell’olio per pochi minuti e degustazione a tavola
alternando le une alle altre con bocconi di pane intinti nei rispettivi liquidi
di cottura ed accompagnate da una fresca bottiglia di Cordon Rouge. Punto. Squisite. Punto esclamativo. Poi passeggiata per
osservare i fuochi sparati dalla Piazzetta Vigo non senza un certo disappunto
da parte degli svassi svernanti in laguna.
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Svasso piccolo, svernante comune nella Laguna - 1/1/2014 |
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Pescherecci ormeggiati nel Canale S. Domenico, Chioggia - 31/12/2013 |
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Vendita di Canoce al mercato del pesce, Chioggia - 31/12/2013 |

Tornando ai prodotti del mare, i mercati
di Chioggia sono anche una garanzia per gli approvvigionamenti delle trattorie
e ristoranti locali che sono quasi tutti ispirati a menu di pesce fresco ed al
pescato del giorno. Le giornate a cavallo del nuovo anno, focalizzate sui
cenoni o magari con chiusure per le festività, non sono l’ideale per provare la
ristorazione locale. Vasco Cesana ha provato l’Osteria Penzo, in centro, degustando un buona selezione di
antipasti di pesce, in particolare le piccole capesante locali ed il baccalà
servito su un letto di polenta bianca veneta, e gustosi bigoli con le cicale.
Basse ricariche sui vini con buona scelta di bianchi del triveneto ed in
generale ottimo rapporto qualità/prezzo, al di sotto dei 30 Euro per due
portate più vino. La sensazione di Vasco è che comunque a Chioggia e dintorni
si possano trovare diverse trattorie di buon livello a prezzi più che
abbordabili. Volendo qualcosa di diverso dal pesce e non molto politically correct, ritrovando una
genuina atmosfera di trattoria anni ‘70 ai bordi di una statale di intenso
traffico, si può provare a pranzo l’affollata Trattoria “Il Cavallino” lungo la
Romea pochi km dopo Chioggia in direzione Venezia. Con un’avvertenza, si
mangiano solo piatti di carne di cavallo. Ma molto ben preparati. Costo del
pranzo, con porzioni decisamente abbondanti: 15 euro.
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Laguna veneta, 31/12/2013 |
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Approdando a Pellestrina, 1/1/2014 |
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Riflessioni lagunari, 1/1/2014 |
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Pellestrina, Laguna Veneta, Italia - 1/1/2014 |
Un’escursione da non mancare se le condizioni del tempo
aggradano è la gita in vaporetto pomeridiana a Pellestrina, villaggio che si sviluppa
per alcuni km su una stretta striscia di terra tra la laguna ed il mare, cercando
di esservi in prossimità del tramonto quando il sole tramonta esattamente di
fronte al paese dal lato della laguna. Qui, più che in ogni altro luogo, acqua
e cielo si confondono nello specchiarsi incerto delle palafitte delle valli di
pesca. Vasco rimane quasi ipnotizzato dai riflessi del sole all’imbrunire sulla
laguna. Gli viene quasi il dubbio che le “canoce” abbondantemente degustate la
sera possano avere degli effetti allucinogeni. Ma, pensa, non c’è niente di più
psichedelico di cielo, acqua e terra ed il loro naturale rincorrersi ed
incontrarsi. Fuori dal mainstream.
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Fuori dal main stream, Pellestrina - 1 gennaio 2014 |