martedì 11 gennaio 2011

Sulla banchisa nel Mare del Nord: Sankt Peter-Ording, Germania


Banchisa sul Mare del Nord presso Nordstrand, Schleswig Holstein, Germania 1/1/2011

La banchisa, il congelarsi delle acque marine per il freddo intenso, è un fenomeno raro nelle acque temperate dell’Europa centro-settentrionale. A Dunkerque ad esempio, nel nord della Francia, molti si ricordano ancora l’estesa banquise del 1979. Anche sulle coste del Mare del Nord in Germania pare che, per un paio di decenni, di ghiaccio sul mare se ne sia visto poco. E’ stato così con sorpresa che Vasco Cesana, arrivando sulle coste occidentali dello Schleswig-Holstein nell’ultimo giorno del 2010, guardando in direzione del mare, vi ha trovato solo ghiaccio, una distesa infinita in cui i confini tra terra, sabbia ed acqua erano diventati confusi e illeggibili, le onde cristallizzate in un glaciale fermo immagine, le maree finite chissà dove e la sensazione che la Groenlandia fosse lì, appena al di là di quella strana piana polare.



Formazioni di ghiaccio presso Eiderspeer - 31/12/2010

Dintorni di Westerever, Schleswig Holstein 2/1/2011


Nordstrandee Watt, dintorni di Husum 1/1/2011

Praticamente un paesaggio magnifico. Vasco vi giunge con la consorte nel corso di un breve viaggio nel nord della Germania a cavallo tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, al termine di uno dei mesi di dicembre più freddi dell’ultimo secolo in molte zone d’Europa. Hanno una certa fortuna in quanto l’ondata di freddo intenso sta volgendo ormai al termine, cosa che consente di contemplare la banchisa nella sua massima estensione, beneficiando nel contempo di giornate piuttosto soleggiate, strade praticabili e temperature sufficientemente vivibili. Cioè intorno agli zero gradi, al lordo di quello che gli inglesi chiamano wind chill factor che, sulle coste del Mare del Nord, può far precipitare la temperatura percepita di oltre 10°. Valori che comunque consentono a Vasco e consorte, con abbigliamento adeguato ed il conforto di diverse tazze di cioccolata calda o di glühwein, di stare all’aperto e di fare visite e qualche passeggiata, cosa non scontata in quelle zone nel pieno dell’inverno. Addirittura, salutano l’arrivo dell’anno nuovo mangiando panini con le aringhe e sogliole fritte all’aperto, partecipando ad una grande festa sul molo ed assistendo ad un imponente dispiegamento di fuochi d’artificio, che faticosamente cercano d’imporsi allo sferzante vento da nord ovest.

Quattrocchi presso Nordstrander Watt 1/1/2011

La base di appoggio scelta è Sankt Peter-Ording, una località marina nella regione dello Schleswig Holstein, ad un centinaio di km da Amburgo, a metà della penisola dello Jutland, area di confine con la Danimarca. E’ una località frequentata dal turismo locale ma con pochi contatti con visitatori stranieri. Anche il tedesco che vi viene parlato non è facilmente comprensibile e Vasco, pur non avendo di solito grossi problemi con la lingua tedesca, soprattutto al ristorante, qui trova qualche difficoltà di comunicazione. Sankt Peter-Ording è meno “trendy” della località più famosa di questo tratto di costa, l’isola di Sylt, ma è più vicina ad Amburgo e Brema ed, essendo sulla terraferma, è più comoda come base per escursioni e spostamenti, come la visita delle graziose cittadine portuali di Husum e Toenning, del faro di Westerever, della zona dell’Eiderwatt. Negli specchi d’acqua non ghiacciati si osservano diverse concentrazioni di uccelli acquatici, anche se molti sono stati spinti più a sud dall’ondata di freddo: quattrocchi (a migliaia), pesciaiole (qualcuna), diversi smerghi maggiori ed edredoni. Nei campi si osservano frequentemente caprioli, chiurli, cigni selvatici e, in quelli meno innevati, molte oche selvatiche, qualche poiana calzata ed una variante estremamente chiara di poiana che sembra essere tipica di questa zona.


Molo di legno a Sainkt Peter-Ording, Germania 31/12/2010

Camminando sulla banchisa, Sankt Peter-Ording 31/12/2010

Sankt Peter-Ording è comunque in sé una località gradevole, che si dispone lungo l’incerta linea costiera offrendo diversi itinerari e passeggiate, con un bellissimo molo di legno che si inoltra lungo la spiaggia fino al mare per oltre un km. dove si incontrano alcuni caratteristici edifici rialzati a palafitta. La costa qui fa parte del Parco Nazionale del Wattenmeer, con caratteristici ambienti costieri ed ampie zone che emergono e scompaiono con il fluire delle maree. Forse anche questa particolare conformazione concorre a rendere l’eccezionale banchisa di fine 2010 particolarmente suggestiva. Sankt Peter-Ording offre anche le vaste ed accoglienti Dünen-Therme, nelle quali tra le altre cose si può fare la sauna su una panoramica palafitta sulla spiaggia e poi ci si può tuffare in vasche di gelida acqua di mare. Dopo la sauna ed il bagno nell’acqua gelata Vasco si rilassa nella piscina di acqua salina riscaldata all’aperto sferzata dal vento. Mentre i suoi capelli umidi cominciano a ghiacciarsi osserva uno stormo di cigni selvatici volare lentamente sopra la banchisa. E’ tempo di rientrare. Lentamente.


L'ultimo tramonto del 2010 sul Mare del Nord ghiacciato, Sankt Peter-Ording 31/12/2010

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