domenica 27 novembre 2011

A spasso per Stuttgart21 nei giorni del referendum


Stuttgart 21: la Cultura Tedesca in campo  -  Stoccarda, Germania, 26 novembre 2011
In questo Weekend di fine novembre Vasco Cesana si trova a Stoccarda, nella Germania meridionale. Non è un weekend qualunque per il capoluogo del Baden-Wuttemberg: dopo anni di polemiche e scontri anche aspri che hanno avuto eco anche a livello internazionale è  giunta l’ora del referendum per il mega progetto che riguarda la stazione e le aree adiacenti, cioè “stuttgart-einundzwanzig (S21)”. Vasco Cesana, che riesce ad appassionarsi anche per eventi politici remoti di importanza discutibile come le tendenze elettorali nei collegi del Queensland australiano, non può ovviamente rimanere indifferente ad un evento come questo che ha occasione di vedere da vicino e decide di dedicare buona parte del tempo a disposizione all’osservazione delle ultime fasi della campagna ed alla visita dei luoghi interessati dal progetto. Il tempo restante in effetti lo dedica ai wurstel degli stand del mercatino di Natale cittadino appena aperto ed ai salutari glühwein che in essi vengono distribuiti.


Immagine dalla torre della stazione della zona interessata dall'interramento dei binari, Stoccarda, 26/11/2011

Plastico del progetto Stuttgart 21 nel centro divulgativo alla stazione, Stoccarda, 26/10/2011
Ma quali sono i termini della questione? Inutile ripercorrere tutti i dettagli e le fasi di un progetto che comunque è piuttosto articolato: in sintesi Stuttgart21 riguarda un’area di quasi 100 ettari a ridosso del centro di Stoccarda e comprende l’abbattimento di buona parte della vecchia stazione, l’interramento di tutti i binari ed aree di servizio dello scalo ferroviario, la modifica di una parte dei giardini centrali dello Schloss Garten con abbattimento di 280 piante tra le quali molti platani e faggi secolari e la destinazione delle superfici liberate ad uffici, zone residenziali ed a verde pubblico, il tutto ad un costo nell’ordine di 5 miliardi di Euro. Un progetto ambizioso quindi, con aspetti molto controversi e che si è avviato (alcuni cantieri sono già operativi ed i contratti sono stati già firmati) a quanto pare in modo piuttosto verticistico suscitando reazioni negative in molti abitanti di Stoccarda, cosa che sembra sia stata tra le ragioni che hanno portato nella primavera di quest’anno per la prima volta alla guida del Baden-Wurttemberg una maggioranza rosso-verde dopo oltre cinquant’anni di assoluto dominio CDU o, come si diceva una volta in Italia, democristiano. 
Il "fronte" della battaglia: recinzione del cantiere circondata, Stoccarda, 26/11/2011


Osservando in televisione il nuovo presidente verde della regione, Winfried Kretschmann, a  Vasco per la verità sembra un po’ democristiano pure lui e non è un caso che il Grunen Ministerpraesident, forse proprio per questo, goda attualmente in questa regione così conservatrice di un indice di apprezzamento molto alto,  nell’ordine del 60%, ed i Verdi siano dati nei sondaggi intorno al 29% (dal 24% ottenuto alle elezioni…).  Ed un po’ democristiana,  nel senso di alta scuola politica di una volta, gli sembra la scelta di affidare la soluzione della “grana” Stuttgart21 ad un referendum popolare, un Volkabstimmung, trovando così una mediazione con l’altro partner della coalizione, la SPD, che, al contrario dei Verdi, è prevalentemente a favore del progetto. Non meno raffinata è la natura del quesito che si è venuto a porre ai cittadini: “Siete a favore della rescissione degli accordi concernenti il progetto Stuttgart21?”. In tedesco il quesito suona minacciosamente così: “Stimmen Sie der Gesetzvorlage ‘Gesetz uber die Ausubung von Kundigungsrechnen bei den vertraglichen Vereinbarungen fur da Bahnproject Stuttgart 21 (S 21 Kundigunggesetz’ zu?" Risposta Ja =  ritiro del progetto (inciso sottinteso: anche se questo può comportare un aumento delle tasse per pagare le penali), risposta Nein = proseguimento del progetto. La comprensione del quesito non è solo un problema linguistico: secondo i sondaggi il 79% della popolazione sostiene che la formulazione della frase non è comprensibile! Le modalità del referendum rendono inoltre piuttosto difficile la vittoria del Ja: il referendum si svolge su tutto il territorio della regione ed il Ja per vincere ha bisogno di ottenere il voto di almeno un terzo degli aventi diritto, un quorum di fatto più alto del 50% di votanti richiesto per i referendum italiani.

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Diversamente dall’Italia il sabato del referendum vede un’intensa campagna elettorale. Vasco Cesana si ferma ripetutamente ai banchetti sia dei sostenitori del Sì che del No e viene sommerso dalla documentazione con veri e propri studi corredati da foto, disegni, progetti e controprogetti, bilanci, analisi geologiche. Insomma, siamo in Germania, e questo si vede dalla cura degli aspetti tecnici illustrati nel materiale consegnato. I banchetti dei due schieramenti sembrano le reception di un convegno ed ai cittadini elettori più che volantini a slogan vengono consegnate  cartelle informative come se fossero i delegati ad un congresso di architettura. La stazione oggetto del contendere non è, secondo Vasco,  particolarmente bella. Costruita negli anni tra le due guerre in uno stile sobrio e senza fronzoli, sembra fare però il suo dovere e consentire i collegamenti con una certa razionalità. Questa testimonianza dell´epoca weimariana, sopravvissuta in qualche modo ai bombardamenti a tappeto angloamericani della seconda guerra mondiale, potrebbe quindi soccombere di fronte agli architetti del 21 secolo.  Nella torre della stazione viene illustrato con abbondanza di mezzi tecnologici il progetto S21: Vasco guarda con attenzione i plastici che raffigurano il progetto e le animazioni. Secondo lui l’idea di interrare i binari e le relative aree di pertinenza in sé è valida: le iniziative di sviluppo possono in questo modo realizzarsi senza consumo di territorio ed anzi recuperando potenzialmente a verde pozioni di territorio già urbanizzate. Osservando dall’aereo Milano, ad esempio, ha sempre pensato che la grande area dello Scalo ferroviario Farini sia assolutamente uno spreco in termini di consumo ed uso del territorio in una zona così centrale. Nel caso di Stoccarda però il progetto va a impattare sugli adiacenti giardini di Schloss Garten. 
 

Uno dei platani soggetti ad abbattimento, Stoccarda, 26/11/2011

Camminando nella zona interessata dal progetto, che comunque è piuttosto piccola rispetto ai 5 km di lunghezza dei giardini ma molto centrale,  Vasco Cesana visita gli accampamenti della protesta che da oltre un anno si sono schierati a difesa degli alberi. Alcuni appostamenti sono presenti anche sui rami più alti mentre alla base i tronchi sono avvolti da animaletti di peluche. Gli alberi minacciati in effetti sono molto belli, alcuni platani sono pluricentenari e l’idea che questa zona venga rasa per lasciare spazio alle pensate (le “gocce” di vetrocemento che emergono nel verde collegando lo spazio della mobilità del 21 secolo della stazione sottostante con lo spazio del parco secolare dei principi del Wurttemberg) di qualche architetto di grido obiettivamente lo infastidisce.   I sostenitori del nein d’altra parte ribattono che a fronte dei 282 alberi abbattuti potranno essere piantati oltre 5000 nuovi alberi ed allargare il parco di ulteriori 20 ettari. Al termine della sua giornata informativa su Stuttgart 21 Vasco si sente di riconoscere ragioni all’una ed all’altra parte, un po’ democristianamente. In serata, addentando un Bratwurstel di 40 cm. dall’altro lato degli Schloss Garten presso uno stand del Weihnachtmarkt  sente la sua curiosità per i fenomeni socio-politico-culturali appagata. L´elevato ed intenso dibattito civico e democratico su Stuttgart 21 in questo ricco e moderato angolo della vecchia Europa si merita un brindisi. Con un caldo e natalizio bicchiere di Gluhwein. Prosit!

  
PS: al termine dello spoglio nella serata di domenica il referendum è stato vinto dai nein con oltre il 57%Nel commentare il voto il Presidente Kretschmann appariva particolarmente ecumenico.   
 

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