 |
Lungo la via Spluga - 19/8/2017 |
Vasco Cesana inizia bene la giornata con un’ottima colazione
al Bodenhaus, incluso servizio al tavolo di uova al formaggio e speck.
Fiducioso nell’affidabilità svizzera decide di far trasportare lo zaino dall’efficiente
servizio previsto lungo tutta la via Spluga che consente ai camminatore di
inviare i bagagli all’albergo successivo utilizzando il servizio di bus
pubblici elvetici. Importante, anzi vitale, è però la scelta del bagaglio da
portarsi lungo il tragitto dato che lo aspetta una tappa in quota. Si porta al
seguito nella borsa a tracolla felpa e ricambi oltre a tutte le restanti
razioni K. Ottiene assicurazioni che lo zaino, al costo di CHF.15, arriverà
sicuramente alla locanda Cardinello di Isola già prenotata per la notte e si
incammina sentendosi molto leggero. Il tempo fuori volge al brutto e guardando
in alto non gli viene affatto voglia di salire oltre i 2000 metri previsti per
valicare lo Spluga.
 |
Walking in the clouds 1 - via Spluga 19/8/2017 |
Tirate le 10 senza miglioramenti sul fronte meteo, non gli
resta che partire. Diamine, non può mollare proprio oggi quando si
raggiunge il punto più alto del long trek! Dopo una mezzora di ascesa asciutta,
comincia una pioggerella che si infittisce progressivamente fino a diventare
scrosciante. Con una salita a passo di carica su un tratto scoperto Vasco
infine si ripara per un bel po’ sotto un ombroso abete. Non è passata nemmeno
un’ora ed è completamente bagnato dovendosi già cambiare la prima maglietta.
Salvifici, con l’aria che via via si fa più pungente, la felpa ed il giubbetto
in materiale tecnico.
 |
Walking in the clouds 2 - via Spluga, 19/8/2017 |
Riprende con la pioggia in diminuzione ed ormai in quota,
oltre il limite del bosco, il sentiero si amplia su pratoni e rocce con bei
passaggi ricostruiti del selciato originario della via Spluga. Ci sono tratti
nebbiosi tra le nuvole basse ma Vasco vedendo l’altimetro superare di slancio quota
2000 si rincuora e si compiace del suo buon passo in salita. Arriva ai 2113
mslm del passo Spluga sferzato da folate di vento freddo e umido in buone
condizioni e piuttosto velocemente. Gli è sembrato invece più lungo del
previsto il percorso poi fino a Montespluga che raggiunge solo alle 13,30, giusto
in tempo per rifocillarsi all’Hotel Posta, famoso per la sua fornita enoteca di
alta quota. Si gusta un bel piattone di salumi e formaggi locali accompagnati da
un paio di bicchieri di buon Sassella Conti Sertoli Salis.
 |
In avvicinamento al confine - via Spluga 19/8/2017 |
 |
m.2113, il punto più alto del long trek italo-svevo - Passo Spluga 19/8/2017 |
 |
L'abitato di Montespluga con l'Albergo Posta, 19/8/2017 |
 |
Il lago di Montespluga, 19/8/2017 |
Riparte con la dovuta calma, gustandosi le schiarite che illuminano
furtivamente il lago e le alture circostanti amplificandone la profondità ed i
contrasti. Incamminandosi lungo il bordo lago Vasco pensa che questo luogo
abbia sempre qualcosa di speciale.

|
Una (breve) schiarita sul lago di Montespluga - 19/8/2017 |
 |
L'abitato di Montespluga visto dal lago - 19/8/2017 |
 |
Il sentiero della via Spluga lungo il lago, 19/8/2017 |
Sul
magnifico paesaggio però a poco a poco calano nuvole minacciose. Inizia a
piovere intensamente e Vasco cerca riparo in un angolo della cabina elettrica sulla
diga leggermente protetta. Non ci sono altri ripari e lì decide di rimanere
aspettando che spiova. Il sentiero del Cardinello, l’unico tratto di roccia un
po scoscesa lungo l’itinerario, lo guarda inquietante e la pioggia si trasforma
in temporale con tuoni e fulmini, cosa sempre non troppo rassicurante a 2000
metri in montagna. Vasco si chiede se la cabina elettrica sia un buon posto per
proteggersi dai fulmini e si autoconvince che lo sia senza farsi troppe domande.
Rimane li un buon 45’ fumandosi ben tre sigarette e poi decide di recarsi al
rifugio Stuetta, distante circa 1 km, per valutare il da farsi. Esclusa per ora
la discesa del Cardinello tra i fulmini rischiando di fare la fine in versione
estiva dei soldati napoleonici del
generale Mac Donald. Allo Stuetta si beve un the caldo con gli avventori che
gli fanno un sacco di domande sul percorso fatto dalla Germania. Una quasi
compaesana, in nome dell’onore brianzolo, lo sprona a proseguire e a non cedere
prendendo il comodo bus che passerebbe di li dopo un’oretta. Un sedicente
meteorologo montano locale gli fa notare che la pioggia ora si è fatta “trasversale”
segno che il temporale sta passando. In effetti poco dopo si manifestano delle
interessanti schiarite e Vasco decide di partire tra il plauso dei presenti.
 |
All'inizio della gola del Cardinello, 19/8/2017 |
 |
Un tratto del sentiero del Cardinello visto dall'alto, 19/8/2017 |
Deve procedere con molta attenzione ma velocemente, sono le
17,30 e per scendere ad Isola deve fare ancora un dislivello in discesa di 600
metri e circa un paio d’ore di cammino. Non rassicuranti le previsioni di
temperatura per una eventuale notte all’addiaccio: 1 (un) grado. Il sentiero
del Cardinello, il “cardine” della linea di comunicazione italo-sveva, in sé non
è difficile e le ferrate presenti sono più che altro a protezione in caso di
neve o ghiaccio. E’ un percorso comunque impervio, oggetto di continui
rifacimenti e modifiche nel corso dei secoli, e si cammina costeggiando una
profonda gola. Vasco lo percorre con attenzione, rinfrancato dal fatto che le
rocce scure si sono rapidamente asciugate alle prime schiarite. Assolutamente
necessarie in questa tappa le racchette.
 |
Costeggiando la gola del Cardinello, 19/8/2017 |
 |
Il sentiero del Cardinello visto dal basso, 19/8/2017 |
 |
Isola si profila in lontananza, 19/8/2017 |
 |
Arrivando ad Isola, 19/8/2017 |
Il Cardinello in effetti passa piuttosto velocemente mentre
gli risulta piuttosto interminabile il successivo percorso fino a Isola. Gli
sembra anzi che dopo il Cardinello le segnalazioni della via Spluga allunghino
il percorso facendolo transitare dal lato destro della valle, in zona più rocciosa
e scoscesa e non su quello sinistro, dove nota un sentiero/strada molto piu
larga e diretta. Infine Isola appare, ad un Vasco ormai stremato, in
lontananza, quasi un miraggio. Arriva alla locanda Cardinello di Isola alle 19,30
accolto dal simpatico gestore Sig. Martino, che si è premurato di recuperare lo
zaino di Vasco alla fermata del bus. Ottimo. A cena lo aspetta un bel piatto di
pizzoccheri nelle due versioni chiavennasche (con gnocchetti) e tradizionali
valtellinesi. Anche lo spezzatino con polenta è un toccasana così come un buon
Braulio Riserva millesimato a fine pasto. Molto bene, pensa Vasco, crollando.
Dati Garmin alla fine
del day 8:
Partenza da Splugen
alle ore 10 – arrivo ad Isola alle 19,30 - km. percorsi 21 inclusa deviazione per
Stuetta – Altitudine minima 1280 mslm, altitudine massima 2113 mslm (“Cima
Coppi” del trek) Dislivello in salita m.850 – dislivello in discesa m.930.
Calore consumate riportate 1700, molte comunque anche in entrata. Ndr: tappa per
Vasco abbastanza al limite date le condizioni meteo, senza l’invio dello zaino
probabilmente non ce l’avrebbe fatta…
clicca qui per andare al day 7 del long trek italo-svevo
 |
Pizzoccheri nelle due versioni chiavennasca e valtellinese, Locanda del Cardinello 19/8/2017 |
Nessun commento:
Posta un commento