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Poco dopo l'inizio della camminata presso Meßstetten - 15/8/2017 h.9,45 |
La
giornata inizia con una visita allo Stauffenberg Hof ad Albstadt Lautlingen, uno
dei palazzi di residenza dell’antica famiglia nobiliare sveva dei Von
Stauffenberg, già feudatari di queste zone in epoca medioevale, un cui rampollo, Claus Schenk Graf Von
Stauffenberg, fu l’autore del fallito attentato ad Hitler alla Tana del Lupo
nel 1944. Vasco trova il palazzo, che dovrebbe ospitare un museo rievocativo,
chiuso e si limita ad un’occhiata dall’esterno ed ad un momento di raccoglimento
in ricordo del coraggioso nobile, pensando a lui come ad un antico cavaliere
che si lancia solitario contro gli usurpatori neri con la croce uncinata finendone trafitto
ma immolandosi così per la salvezza della storia tedesca.
Vasco poi si fa
portare in taxi a Meßstetten,
sicuramente un miglior punto di partenza per la tappa che si annuncia piuttosto
lunga e sotto un sole fortissimo. Decide anche di raddoppiare le scorte, cosa complicata nei paesini del Giura Svevo, dove non ci sono negozi ed è
sconosciuto il concetto di Bar. Deve fare una deviazione per raggiungere un Aldi con annessa
caffetteria. Praticamente inizia la camminata alle 9,45 con un chilometrino
zainato percorso e già bello sudato.
Decide di riprendere la Hohenzollerweg verso sud seguendo le indicazioni per l’Abbazia
di Beuron, la meta della tappa, e non quelle impostate dal Garmin, che appare in
questa fase poco in forma. I sentieri comunque
qui sono ampi e ben segnalati alternando tratti asfaltati di stradine di
campagna e sentieri nel bosco. Nessuno frequenta queste zone. Siamo nel cuore
economico ed industriale d’Europa ma sembra di camminare nello Yukon: Vasco si
sente veramente into the wild. La
camminata, con lo zaino che si fa sentire come se fosse una croce sotto un sole
possente, diventa quasi un’esperienza mistica, trascendente. L’unica creatura
che incontra lungo la strada, dopo circa 2 ore di cammino e diverse pause, è un
tasso con il quale comincia a confrontarsi in tedesco sul percorso. La creatura
gli è decisamente simpatica in quanto parla poco e sembra ascoltarlo con
interesse. Infatti è morto, probabilmente di solitudine, da qualche giorno. Non
incontra altre creature né fonti di acqua sul percorso che si snoda ad un
altitudine intorno ai 900 m in un alternarsi di verde intenso dei prati e
boschi di abeti. Ormai in prossimità del sentiero che discende verso la valle
dell’alto Danubio scatta una foto ad una solitaria croce con un Cristo
sofferente. Fermandosi a mangiare l’ultima riserva di reintegrazione idrica,
una mela, ripassa le foto e la scarta pensando, “questa non dice niente”. Riprendendo
il cammino un dubbio lo assale: non si sarà mica offeso? Risultato, non si sa per
quale motivo tutte le foto sulla reflex del day 4 risulteranno poi scomparse
nel nulla e rimarranno solo alcuni scatti dal cellulare….
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km.19 arrivando all'Abbazia di Beuron |
La ripida discesa nel bosco verso il Danubio non
offre particolari vedute se non verso la parte finale, quando si profila la
grande Abbazia cistercense dedicata a San Martino in un angolo della vallata
chiusa da falesie. Posto bellissimo, come tutta la valle fino a Siegmaringen. Il Danubio è qui ancora giovane, le sue sorgenti presso
Donauschingen non sono lontane, e ricorda come portata d'acqua un po' il Lambro nelle stagioni piovose. Dopo una giornata senza
anima viva a Beuron si incontrano molti visitatori, anche troppi, con tanti cicloturisti che risalgono
il Danubio lungo splendide piste ciclabili. Il ritrovare tanti conspecifici non rassicura Vasco, soprattutto quando scopre
che l’unico Hotel del posto, il Pelikan, che secondo notizie sul web non
riceveva prenotazioni ma era aperto, in effetti è chiuso, sbarrato anzi, venduto da alcune
settimane e con esso l’unico ristorante del posto. Girando per il paesino in
lungo ed in largo Vasco trova tutte le camere “belegt” ma la cosa non lo
preoccupa perché pensa di trovare sicuramente posto nell’ospizio pellegrini
dell’Abbazia, un posto che gli risulta ospitare camminatori di passaggio da
almeno 800 anni come segnalato anche dalla statua del pellegrino posta all’entrata
del paese….Sbagliato! Un gentile frate ceco alla Klosterpforte accoglie Vasco
Cesana informandosi con interesse sul tragitto percorso ma, con grandi sorrisi
gli annuncia che la Guesthouse è chiusa perché il personale è andato in ferie, dopotutto
anche le signore delle pulizie devono festeggiare ferragosto, no? Curiose
abitudini per un luogo di pellegrinaggio, pensa Vasco che comincia ad
infastidirsi, tra l’altro in Germania il 15 agosto non è neppure festività,
mah! Gentilmente il frate ceco lo porta da un bergamasco che abita lì ma anche
lui risulta in ferie. Vasco decide di riposarsi e pensare al da farsi sedendosi
all’unico locale in esercizio trangugiandosi almeno un litro di acqua e sciroppo di
fiori di sambuco (Holunder) e fumandosi diverse sigarette. Studia il via vai di gente che arrivano sul posto per mangiare ed a tutti viene detto che non
c’è piu’ niente da mangiare, solo zuppa di pomodoro! Di fronte a questa prospettiva terrificante
Vasco decide immanentemente di lasciare questo posto dove nulla funziona come
dovrebbe e di andare alla vicina stazioncina a prendere il treno per
Siegmaringen.
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Il Danubio presso Beuron |
Pure i treni sono in ritardo, anche
gli altri visitatori sono spazientiti. Osserva anche due anziani ciclisti
diretti nella lontana Foresta Nera venire rifiutati dall’ultimo treno perché, secondo le inflessibili regole tedesche, il loro treno non era classificato come accessibile ai ciclisti. Chissà che fine avranno fatto…Beh,
nel frattempo arriva il treno per Siegmaringen dove, alla quinta preoccupata
telefonata, Vasco trova infine l’ultima camera disponibile nella valle del
Danubio probabilmente fino alla Romania. Si tratta di una camera in un abbaino
che, nella giornata piu’ calda di quell’estate nel sud della Germania era
praticamente una sauna rovente. Vabbè, meglio che niente, pensa Vasco, che poi
riprende morale e stamina con una grande grigliata balcanica accompagnata da
diverse Pils in un ristorante del centro gestito da croati. Cala la sera e la
possente antica fortezza di Siegmaringen si staglia fiabescamente nella notte
specchiandose nelle placide acque dell’alto Danubio. Giornata piena, stancante,
anche snervante ma Vasco pensa: questo è viaggiare. Forse non a tutti
piacerebbe. A lui sì.
Dat Garmin a fine giornata: percorsi a piedi km.20,6
(18,6+ 1+1), partenza ore 9,45 – arrivo a Beuron 16,20 - dislivello 239 m. up, 510
m.down, altezza minima 636, massima 953 m.s.l.m., calorie consumate 1300
(clicca qui per tornare al day 3 Hechingen-Albstadt)
(clicca qui per andare al day 5 Siegmaringen-Isola di Reichenau)
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Siegmaringen centro |
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La fortezza di Siegmaringen, Germania - 15/8/2017 |
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La fortezza di Siegmaringen, Germania 15/8/2017 |