domenica 31 marzo 2019

Day 4: Albstadt- Abbazia di Beuron - Siegmaringen


Poco dopo l'inizio della camminata presso Meßstetten - 15/8/2017 h.9,45
La giornata inizia con una visita allo Stauffenberg Hof ad Albstadt Lautlingen, uno dei palazzi di residenza dell’antica famiglia nobiliare sveva dei Von Stauffenberg, già feudatari di queste zone in epoca medioevale,  un cui rampollo, Claus Schenk Graf Von Stauffenberg, fu l’autore del fallito attentato ad Hitler alla Tana del Lupo nel 1944. Vasco trova il palazzo, che dovrebbe ospitare un museo rievocativo, chiuso e si limita ad un’occhiata dall’esterno ed ad un momento di raccoglimento in ricordo del coraggioso nobile, pensando a lui come ad un antico cavaliere che si lancia solitario contro gli usurpatori neri con la croce uncinata finendone trafitto ma immolandosi così per la salvezza della storia tedesca.


Vasco poi si fa portare in taxi a Meßstetten, sicuramente un miglior punto di partenza per la tappa che si annuncia piuttosto lunga e sotto un sole fortissimo. Decide anche di raddoppiare le scorte, cosa complicata nei paesini del Giura Svevo, dove non ci sono negozi ed è sconosciuto il concetto di Bar. Deve fare una deviazione  per raggiungere un Aldi con annessa caffetteria. Praticamente inizia la camminata alle 9,45 con un chilometrino zainato  percorso e già bello sudato. Decide di riprendere la Hohenzollerweg verso sud seguendo le indicazioni per l’Abbazia di Beuron, la meta della tappa, e non quelle impostate dal Garmin, che appare in questa fase poco in forma.  I sentieri comunque qui sono ampi e ben segnalati alternando tratti asfaltati di stradine di campagna e sentieri nel bosco. Nessuno frequenta queste zone. Siamo nel cuore economico ed industriale d’Europa ma sembra di camminare nello Yukon: Vasco si sente veramente into the wild. La camminata, con lo zaino che si fa sentire come se fosse una croce sotto un sole possente, diventa quasi un’esperienza mistica, trascendente. L’unica creatura che incontra lungo la strada, dopo circa 2 ore di cammino e diverse pause, è un tasso con il quale comincia a confrontarsi in tedesco sul percorso. La creatura gli è decisamente simpatica in quanto parla poco e sembra ascoltarlo con interesse. Infatti è morto, probabilmente di solitudine, da qualche giorno. Non incontra altre creature né fonti di acqua sul percorso che si snoda ad un altitudine intorno ai 900 m in un alternarsi di verde intenso dei prati e boschi di abeti. Ormai in prossimità del sentiero che discende verso la valle dell’alto Danubio scatta una foto ad una solitaria croce con un Cristo sofferente. Fermandosi a mangiare l’ultima riserva di reintegrazione idrica, una mela, ripassa le foto e la scarta pensando, “questa non dice niente”. Riprendendo il cammino un dubbio lo assale: non si sarà mica offeso? Risultato, non si sa per quale motivo tutte le foto sulla reflex del day 4 risulteranno poi scomparse nel nulla e rimarranno solo alcuni scatti dal cellulare….

km.19 arrivando all'Abbazia di Beuron 
La ripida discesa nel bosco verso il Danubio non offre particolari vedute se non verso la parte finale, quando si profila la grande Abbazia cistercense dedicata a San Martino in un angolo della vallata chiusa da falesie. Posto bellissimo, come tutta la valle fino a Siegmaringen.  Il Danubio è qui ancora giovane, le sue sorgenti presso Donauschingen non sono lontane, e ricorda come portata d'acqua un po' il Lambro nelle stagioni piovose. Dopo una giornata senza anima viva a Beuron si incontrano molti visitatori, anche troppi, con tanti cicloturisti che risalgono il Danubio lungo splendide piste ciclabili. Il ritrovare tanti conspecifici non rassicura Vasco, soprattutto quando scopre che l’unico Hotel del posto, il Pelikan, che secondo notizie sul web non riceveva prenotazioni ma era aperto, in effetti è chiuso, sbarrato anzi, venduto da alcune settimane e con esso l’unico ristorante del posto. Girando per il paesino in lungo ed in largo Vasco trova tutte le camere “belegt” ma la cosa non lo preoccupa perché pensa di trovare sicuramente posto nell’ospizio pellegrini dell’Abbazia, un posto che gli risulta ospitare camminatori di passaggio da almeno 800 anni come segnalato anche dalla statua del pellegrino posta all’entrata del paese….Sbagliato! Un gentile frate ceco alla Klosterpforte accoglie Vasco Cesana informandosi con interesse sul tragitto percorso ma, con grandi sorrisi gli annuncia che la Guesthouse è chiusa perché il personale è andato in ferie, dopotutto anche le signore delle pulizie devono festeggiare ferragosto, no? Curiose abitudini per un luogo di pellegrinaggio, pensa Vasco che comincia ad infastidirsi, tra l’altro in Germania il 15 agosto non è neppure festività, mah! Gentilmente il frate ceco lo porta da un bergamasco che abita lì ma anche lui risulta in ferie. Vasco decide di riposarsi e pensare al da farsi sedendosi all’unico locale in esercizio trangugiandosi almeno un litro di acqua e sciroppo di fiori di sambuco (Holunder) e fumandosi diverse sigarette. Studia il via vai di gente  che arrivano sul posto per mangiare ed a tutti viene detto che non c’è piu’ niente da mangiare, solo zuppa di pomodoro!  Di fronte a questa prospettiva terrificante Vasco decide immanentemente di lasciare questo posto dove nulla funziona come dovrebbe e di andare alla vicina stazioncina a prendere il treno per Siegmaringen.




Il Danubio presso Beuron
 Pure i treni sono in ritardo, anche gli altri visitatori sono spazientiti. Osserva anche due anziani ciclisti diretti nella lontana Foresta Nera venire rifiutati dall’ultimo treno perché, secondo le inflessibili regole tedesche, il loro treno non era classificato come accessibile ai ciclisti.  Chissà che fine avranno fatto…Beh, nel frattempo arriva il treno per Siegmaringen dove, alla quinta preoccupata telefonata, Vasco trova infine l’ultima camera disponibile nella valle del Danubio probabilmente fino alla Romania. Si tratta di una camera in un abbaino che, nella giornata piu’ calda di quell’estate nel sud della Germania era praticamente una sauna rovente. Vabbè, meglio che niente, pensa Vasco, che poi riprende morale e stamina con una grande grigliata balcanica accompagnata da diverse Pils in un ristorante del centro gestito da croati. Cala la sera e la possente antica fortezza di Siegmaringen si staglia fiabescamente nella notte specchiandose nelle placide acque dell’alto Danubio. Giornata piena, stancante, anche snervante ma Vasco pensa: questo è viaggiare. Forse non a tutti piacerebbe. A lui sì. 

Dat Garmin a fine giornata: percorsi a piedi km.20,6 (18,6+ 1+1), partenza ore 9,45 – arrivo a Beuron 16,20 - dislivello 239 m. up, 510 m.down, altezza minima 636, massima 953 m.s.l.m., calorie consumate 1300

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Siegmaringen centro

La fortezza di Siegmaringen, Germania - 15/8/2017

La fortezza di Siegmaringen, Germania 15/8/2017

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